Un bonus e un malus economici calcolati sull'emissione di CO2/Km per le auto nuove. Una legge che finalmente penalizza i bestioni e che si auto-sostiene finanziariamente.

Il governo francese varerà alcune misure anti-inquinamento sulle automobili. Un bonus da 200 a 1.000 euro incentiverà l'acquisto, dal primo gennaio 2008, di vetture che immettono meno di 130 grammi di CO2 per chilometro, sostanzialmente le utilitarie.

Al contrario, chi acquisterà un'auto grossa che immette più di 160 grammi di CO2/km, subirà un "malus" (un aggravio di costi) da 200 a 2.600 euro. Si calcola che la legge colpirà circa il 25% degli eventuali acquirenti.

Questa norma è coraggiosa e, a suo modo, rivoluzionaria. Fino a ora l'inquinamento di un'auto si è calcolato a veicolo fermo e su inquinanti secondari (ossidi di zolfo e azoto, in primis). In queste condizioni, un autocarro da centinaia di cavalli inquina poco più di un ciclomotore, poiché il lavoro prodotto consiste nel far girare l'albero motore.

Ma quando si tratta di spostare migliaia di chilogrammi invece che centinaia, nell'utilizzo normale di questi mezzi, i valori cambiano sensibilmente. Grazie a questa furbata, l'industria automobilistica, con la complicità della politica, ha spacciato i moderni e giganteschi SUV per auto poco inquinanti: da fermi inquinano pochissimo. A motore spento, ancora meno.

Con i grammi di CO2/km, il governo di centro-destra francese fa quello che il centro-sinistra italiano non si sogna nemmeno: calcolare il reale inquinamento dei veicoli, facendo quindi pagare di più le auto che realmente inquinano di più, cioè i SUV e le grosse berline. Da notare che il provvedimento si autosostiene: il bonus per l'acquisto di utilitarie e auto elettriche lo pagheranno gli acquirenti dei SUV.