In mille per Bimbimbici, la manifestazione che vuol fare riflettere sulla mobilità cittadina e il diritto negato all'infanzia di muoversi autonomamente

Mille bambini a provare la gioia di pedalare in sicurezza. E tanti adulti accorsi a una giornata che voleva far riflettere sui limiti della mobilità cittadina riconoscendo ai bambini il diritto di muoversi autonomamente. Questo è stato Bimbimbici, la manifestazione nazionale della Fiab, la federazione italiana amici della bicicletta, tornata domenica in duecento città italiane per la nona edizione.

Alle 10.30, all'Arsenale, è partito il corteo di bambini e genitori che ha attraversato la città rientrando a mezzogiorno. Nel cortile interno sono stati allestiti punti di ristoro e un percorso a ostacoli per biciclette nel quale i bambini hanno potuto sperimentare la loro abilità. Peccato che il sindaco Flavio Tosi abbia vietato al fiume di biciclette l'attraversamento di piazza Bra per non "disturbare" la concomitante iniziativa dei chioschi denominati "Piazza dei sapori".

Soddisfatto della partecipazione, comunque, il presidente degli Amici della Bicicletta Paolo Fabbri: "Nei Paesi civili i bambini possono andare a scuola da soli a piedi e in bicicletta – ha detto -, mentre da noi questa cultura fatica a farsi strada in un quadro nel quale è del tutto normale che automobili sempre più veloci scorazzino in strade sempre più pericolose e gasate. Il modello di mobilità imperante, centrato sull'automobile, è in buona parte responsabile della sedentarietà, causa di soprappeso in un bambino su tre, e di tutte le patologie correlate. Senza contare i pericoli che un piccino corre pedalando in strada".