Il nostro sceriffo guida la sfilata del 'venardi gnocolar'. Finalmente risolti i problemi della città.

Di fronte a una cittadinanza umidiccia e stupefatta, il Nostro, alla guida di una possente cavalcatura, guidava autorevolmente il corteo di figuranti e musicanti che ogni anno a carnevale rallegra la città. Piuttosto casereccio, magari un po' rustico ma molto preso dalla parte, tutto sommato non sfigurava.

D' altra parte la coscienza del sostegno di sei veronesi e mezzo su dieci renderebbe fiero chiunque, figurarsi chi nutre chiare simpatie per il caro estinto e per le compiante sfilate.

Chissà se gli ingegneri, gli architetti, gli impresari, i muratori, gli artigiani e chi più ne ha più metta sono ancora così convinti della loro scelta elettorale dopo che il nostro ha mandato in fumo il Polo Finanziario, che avrebbe garantito lavoro per tutti per almeno dieci anni.

E gli abitanti di Quinzano, Avesa e Ponte Crencano saranno ancora così contenti quando dovranno sorbirsi dieci anni di scavi e strade dissestate e poi un'eternità di traffico e inquinamento?

Si sa che la passione per la bicicletta non bada agli schieramenti politici e così l'avversione dei nuovi amministratori per le piste ciclabili finirà inevitabilmente con lo scontentare parecchia gente nelle file di Forza Italia e Alleanza Nazionale (o ci sono anche ciclisti leghisti?).

Cosa penseranno poi i bottegai e i commercianti che tanto avevano sperato nel Nostro e nelle sue promesse di eliminare la criminalità, gli abusivi e gli extracomunitari? Sembra che, dopo nove mesi, a parte qualche borsetta finta in meno in via Mazzini, sia tutto esattamente come prima. Furti, rapine, scassi e rotture varie non hanno subito alcuna battuta di arresto.

E nei quartieri di periferia stremati dal traffico ci sarà ancora qualcuno dell'idea che il traforo delle Torricelle risolverà tutti i loro problemi?

Lanciamo una proposta: e se il nostro si limitasse a dirigere il corteo di carnevale e lasciasse ad altri il gravoso compito di fare le cose serie?