La regina della primavera.

Pianta selvatica della famiglia delle paeoniaceae, cresce ai margini dei boschi e anche nei prati attigui, tra i 200 e i 1700 m, di solito formando dei cespugli con diversi fiori.

Sul Baldo, da adesso in avanti, si possono ammirare delle fioriture fenomenali (più avanza la stagione, più bisogna salire), ma anche sulle colline si possono trovare dei bellissimi esemplari.

Fortunatamente i padani stanno smettendo di estirparle per piantarle nei vasi sul poggiolo (dove poi muoiono nel giro di pochi giorni), e così sembra di vederne ogni anno qualche esemplare in più.

E' un fiore che vale da solo una gita, mette di buon umore, eccita i sensi e suggerisce commenti anche alle persone più scorbutiche (piccolo suggerimento).

Si può cercarla nella zona sopra malga Ime, insieme a genziane e narcisi, oppure nella parte opposta, sui prati del Ventràr, insieme al giglio di monte e all' asfodelo, ma anche in tantissimi altri posti.

F. Bianchini, nel suo Trattato sulla flora veronese (1978), dice che questa specie era molto diffusa sui colli di Montorio, Marcellise, Grezzana, Quinto, sulle Ongarine e intorno ai Gaspari.

Io ho preso le foto tra i Masi e il vaio Borago.

Buona passeggiata.