L' Amministrazione Comunale di Castelnuovo ha deciso di edificare 24.000 mc. di nuovi edifici nel parco di villa Isotta. Italia Nostra chiede l'intervento del soprintendente.

Cosa sta succedendo a Sandrà? 

 

Il Comune di Castelnuovo del Garda nel P.A.T.I. adottato, contraddicendo palesemente le precise scelte urbanistiche operate sino ad oggi sia dalla Regione Veneto che dalla stessa Amministrazione comunale, ha collocato una zona residenziale all'interno del brolo e delle mura storiche della villa. Questo intervento prevede, tra l'altro, la completa demolizione della piscina ivi esistente, che risale ai primi del '900.

In particolare, il Comune di Castelnuovo del Garda ha concluso un accordo (accordo n. 9), ai sensi degli articoli 6, 36 e 37 della L.R.V. n. 11/2004, con la proprietaria di parte della aree che compongono il brolo di "Villa Isotta", che prevede la cessione gratuita da parte della proprietaria al Comune di Castelnuovo di metà dell'area all'interno dei muri perimetrali del brolo, pari a 10.603 mq, per realizzare circa 12.000 mc di alloggi da destinare a edilizia residenziale pubblica. A fronte di tale cessione, la proprietaria potrà realizzare su altrettanta superficie, pari alla restante metà di tutta l'area racchiusa dalle mura, altri 12.000 mc di edilizia residenziale privata.

Appare del tutto evidente, e di facile comprensione, che tale scelta urbanistica compromette e danneggia gravemente sia il bene storico e architettonico rappresentato dalla villa, dal parco, dal brolo e dalla piscina, sia il paesaggio circostante, ledendo la fascia di rispetto che era stata creata proprio a tutela della luce e della prospettiva del monumento nonché delle relative condizioni d'ambiente e di decoro.

Sia l'antichità delle preesistenze e l'interesse storico degli antichi proprietari, sia la tipologia e le decorazioni nascoste della facciata della villa, sia l'inserimento nel complesso del parco caratterizzato da essenze secolari e del brolo con la piscina, fanno di "Villa Isotta" un complesso molto interessante sia dal punto di vista storico che architettonico. 

ITALIA NOSTRA chiede l' intervento della Soprintendenza per la salvaguardia della villa, del brolo, del parco coi suoi alberi secolari e dei 500 anni di storia rappresentati da questo complesso.