La Giunta Tosi insedia la Commissione tecnica che dovrà valutare i progetti presentati per il traforo delle Torricelle.

"Nella rosa di componenti la commissione preposta a valutare i progetti del traforo ci sono molti grandi assenti: i cittadini, la loro salute e gli urbanisti". Questo è il commento di Alberto Sperotto, presidente del comitato contro il collegamento autostradale della Torricelle ai nomi presentati dall'assessore Corsi e dal dirigente Giorgio Zanoni.

"Credevamo che nostra fosse una richiesta di buon senso quella che venissero presi in considerazione anche gli aspetti sociali e sanitari dell'impatto dell'opera – aggiunge Sperotto – rimaniamo perciò convinti della necessità che su una nuova autostrada della capacità di 20 milioni di veicoli all'anno a 2 chilometri da piazza Bra debbano potersi esprimersi i cittadini che si troveranno obbligati a subirne le conseguenze e a pagarne i costi con la messa a pedaggio delle tangenziali, nonché le autorità sanitarie e ambientali locali, come Ulss e Arpav"



"Ma la cosa più disarmante, prosegue il presidente del Comitato, è che nella commissione appena costituita spicca l'assenza dell'esperto urbanista: chi tra i quattro componenti esterni saprà leggere e valutare i dati sui flussi di traffico allegati ai progetti? Sarà il geologo, o l'esperto di infrastruture, o l'incaricato all'aspetto finanziario o quello che si occuperà di quello ambientale?". Il punto, conclude Sperotto, "è che non c'è mai stata e, giunti a questo punto, forse mai ci sarà mai, una seria discussione capace di smentire tutti gli urbanisti che hanno detto che il traforo non toglierà nulla alla congestione del centro di Verona.

" Al Sindaco e a Corsi non interessa conoscere se l'opera servirà e non interessa la salute dei cittadini e, come al solito, si va avanti a testa bassa senza voler entrare nel merito dell'opera. Per la costituzione della commissione, che costerà 20 mila euro al bilancio comunale, sono serviti tre mesi lasciando alla stessa un solo mese di tempo per esprimersi su un'opera "faranonica". Temiamo che si voglia far andare le cose "come devono andare" come spesso succede con opere da 400 milioni di euro, evitando di approfondire perché il nome del vincitore à già scritto. Ma ci sbaglieremo di certo pensando che la cordata vincente è quella ... che gioca in casa"".

Il Comitato annuncia, infine, la costituzione di una commissione non istituzionale, chiamata Commissione Luce, che lavorerà parallelamente a quella ufficiale, coinvolgendo i consumatori e gli urbanisti e che domanderà i pareri necessari all'Ulss e all'Arpav.