Lettera aperta all'assessore alla mobilità. Con video.

Buongiorno Assessore. Le scrivo in merito alle sue dichiarazioni riportate sul giornale "l'Arena" del 29 Agosto, nelle quali riguardo alla cancellazione della pista ciclabile di via Ghetto, affermava che : "Bisogna capire che le piste ciclabili non si possono fare ovunque, vanno fatte dove non creano pericolo".

Allora le chiedo come mai sono state fatte quelle di Madonna di Campagna. Le segnalo che queste piste ciclabili, così come sono, non servono a niente, se non a ricavare ulteriori parcheggi che prima non c'erano.

Durante un giro di perlustrazione coi miei figli, domenica 5 Settembre, ho potuto notare che:

1)Già prima oltrepassare gli incroci in sicurezza era pressoché impossibile, a causa della mancata visibilità causata dalle automobili posteggiate. Ora si è avuta la bellissima idea di spostare gli stalli dei parcheggi verso il centro strada, il che peggiora ulteriormente la visibilità.

2)La cartellonistica che segnala la pista ciclabile e gli stop è assolutamente inadeguata, in quanto per la maggior parte coperta da altri cartelli stradali e dalle piante.

3)In via Adamello manca il cartello che segnala la fine della pista ciclabile.

4)In due tratti la pista ciclabile interseca i cassonetti dei rifiuti, con tutto quello che puo' immaginare…

5)All'altezza della scuola Giovanni XXIII, dove c'è la fermata dell'autobus, la corsia riservata alle auto ha un'ampiezza ridicola. Un furgone dubito che ci "stia dentro".

E tutto questo senza minimamente preoccuparsi di "sentire" la gente del posto, ma a questo ci siamo ahimè abituati.

Quello che ha me interessa è solo che i "soggetti deboli" possano veramente circolare in sicurezza; perché i bambini non sono né di destra né di sinistra e penso valgano certamente di più di qualche "stallo bianco" e di qualche voto. E fra pochissimo cominciano le scuole…

Augurandomi che siano fatte finalmente scelte coerenti valide per tutti i quartieri, la ringrazio per il tempo dedicatomi.