Il sito veronese più segnalato del 4° Censimento nazionale de 'i luoghi del cuore' del FAI risulta Marezzane nel comune di Marano Valpolicella

Il Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI) , (www.fondoambiente.it/) la più importante fondazione italiana che tutela il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nazionale, ha da poco reso noto l'esito del 4° Censimento nazionale de "i luoghi del cuore" che quest'anno chiedeva di segnalare "ciò che rovina i luoghi che più ami".

Ci sono state oltre 110.000 segnalazioni, e il sito veronese più segnalato risulta quello di Marezzane nel comune di Marano Valpolicella, portato alla conoscenza dell'opinione veronese grazie alle "Marcie" organizzate da Legambiente Verona, WWF e l'Associazione Valpolicella 2000.

Non solo: Marezzane risulta tra i primi 20 a livello nazionale.

La collina di Marezzane che rientra nel Parco Regionale Naturale della Lessinia è concretamente minacciato di sparire.

Infatti l'Industria Cementi Giovanni Rossi di Piacenza ha presentato progetti sia per ammodernare il Cementificio di Fumane aumentandone la produzione sia di poter di conseguenza scavare proprio nel Parco della Lessinia a Marezzane.

Il cementificio presente fina dal 1962 è arrivato alla chiusura di un lungo processo produttivo. Gli impianti sono obsoleti (i due forni sono stati installati nel 1962 e 1972) e le cave attorno all'abitato di Purano da cui ha estratto marne e calcari fin dall'inizio anni '60 stanno per esaurirsi (10 anni circa).

La Cementirossi, nel tentativo di prorogare la sua permanenza, ha presentato un mega progetto di ristrutturazione dell'impianto che, tra le sue caratteristiche essenziali, ha quella di aumentare la produzione e utilizzare rifiuti e scarti sia come materiale da impastare con i calcari e le marne sia come combustibili.

Grazie alla cementeria, la Valpolicella si appresta a diventare il più importante centro di concentramento-smaltimento di rifiuti di Verona. Alla faccia dell'Amarone e del Recioto.

Contemporaneamente ha chiesto di scavare a due chilometri dagli attuali cantieri all'interno del Parco regionale della Lessinia.

Devastare e distruggere la collina di Marezzane è conditio sine qua non per potersi assicurare altri 30-50 anni di permanenza in Valpolicella. Alla faccia del Parco e dell'enogastronomia.

A tale progetto di distruzione della collina si sono opposte oltre alle associazioni ambientali organizzatrici della Marcia MAREZZANE NON SI TOCCA si è aggiunta recentemente la neo costituita Associazione "Comitato Fumane Futura".

Non solo fin dal 2000 anche l'Ente Parco si è opposto a tale progetto presentando ricorso al T.A.R. contro la possibilità di tali scavi che minerebbero l'essenza stessa del Parco. Volontà ribadita più volte ribadita dalla Comunità Montana nel dicembre 2007 e dall'allora suo Presidente.

Il FAI è già intervenuto con una propria comunicazione fornendo il proprio appoggio al Parco.

MAREZZANE diventa anche il luogo chiave in cui si decide il futuro e il destino di due territori: la Valpolicella e la Lessinia.

Una Valpolicella che valorizza le enormi potenzialità mondiali legate alla produzione vitivinicola enogastronomica turistica o area tra le tante in cui i territori agricoli si mescolano con quelli industriali?

Amarone o cemento e rifiuti?

Escavazioni o Parco?

Che il FAI sia vicino a chi scommette sulla valorizzazione e salvaguardia dei paesaggi e dell'ambiente come salvaguardi del nostro più grande patrimonio motore fondamentale anche per l'economia è di grande conforto.

BREVE SCHEDA DI MAREZZANE "LUOGO DEL CUORE"

Marezzane è una collina - promontorio posto a circa 600 metri sul fianco sinistro

della Valle dei Progni nel comune di Marano di Valpolicella (VR).

L'intera collina è minacciata di essere cancellata dagli scavi della Cementirossi di Fumane. 

- Parte della collina è all'interno del Parco Naturale della Lessinia; è a ridosso della zona SIC (Sito di Interesse comunitario) di Molina di cui forma un tutt'uno ambientale e paesaggistico. 

- Punto di congiunzione tra due macro habitat la Lessinia e la Valpolicella domina l'intera Valle dei Progni ed posta a fronte del monte Pastello. 

- E' possibile vedere l'importante sito archeologico della Grotta di Fumane. Tutta l'area della Valle dei Progni è di interesse archeologico 

- Al suo interno sorgono tre fabbricati costruiti tutti in pietra cavata in luogo di grande interesse architettonico che ora versano in stato di abbandono: la corte di Marezzane (mappata fin dal ‘700) posta sulla parte di altipiano, Mazzarino di Sopra (di stupenda fattezza a dominare la Valle dei Progni) e Mazzarino di Sotto a delimitare l'area a sud. Sono numerose le testimonianze di antropizzazione del passato rispettosa dell'ambiente come le marogne. 

- Sul versante a nord è possibile rinvenire anche una "giasara" con la relativa sorgente a segnalare la varietà dei microclimi presenti in un'area relativamente ristretta. 

- Sono presenti numerosi e vari micro-habitat, dalle zone umide delle sorgenti di rio Baiaghe, rio Baiaghe con ben 21 "salti" (cascate) di cui 4 superiori ai 20 metri; bosco ad alto fusto, prative, zone coltivare a ciliegeto e vigneto oltre alle "sengie" che precipitano nella Valle dei Progni. 

- E stata rilevata l'area con il più alto numero di orchidee selvatiche di tutta la provincia di Verona (29 specie rilevate dal GIROS – Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Selvatiche). 

- A rilevare la particolarità e la varietà del luogo è la compresenza di alcune specie che normalmente vivono in habitat diversi: tra tutti da rilevare la compresenza di 3 specie di picchi (verde, rosso maggiore e nero) e quello del "rampichino" e del "rampichino alpestre" (rilevamento LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli).

Per ulteriori info rivolgersi a:

Associazione Valpolicella 2000

c/o via la Torre 13- Valgatara

37020 Marano Valpolicella

Info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,

Tel. 3400700485