Nel cuore di Verona, di fronte alla Chiesa di San Zeno, in una zona ad altissima densità archelogica, un nuovo parcheggio pertinenziale. Il delirio al potere.

Sono partiti i lavori per la costruzione di trecento posti auto interrati in piazza Corrubio, a San Zeno. La settimana scorsa sono iniziati i sondaggi che dureranno due mesi alla ricerca di eventuali reperti storici. Se non si troverà niente, si darà avvio al cantiere che prevede tra l'altro l'abbattimento di almeno DIECI alberi se non secolari sicuramente sufficientemente "vecchi" da regalare un'oasi di ombra e ristoro ad una piazza nel cuore del quartiere.

L' infausta decisione risale alla Giunta Zanotto, ma in campagna elettorale Tosi aveva promesso che il parcheggio non sarebbe stato fatto. Ora dice che non può far nulla. Nel Quartiere è sorto da tempo un comitato, formato dalla maggioranza dei commercianti e da privati cittadini, che ha raccolto centinaia di firme contro questo progetto.

E il dottor Battiferro aveva dedotto dai documenti storici a sua disposizione la presenza di importanti reperti risalenti ad epoca medievale.

Ora tutti sono molto demoralizzati e angosciati, gli abitanti temono per lo stravolgimento della zona e i commercianti per le loro attività.  Naturalmente si spera nel miracolo di trovare con i carotaggi qualcosa di "grosso" che impedisca lo scempio. Ma non basta.

La gente è molto arrabbiata e, nei prossimi mesi, promette battaglia.

Mercoledì 16 alle ore 16.30 il Comune ha indetto un' assemblea presso l'Ater di piazza Corrubbio. Si noti bene che nell'articolo de L' Arena si dice genericamente "nei prossimi giorni il Comune organizzerà un' Assemblea pubblica a san Zeno, in cui sarà illustrata nei dettagli l'operazione", non si precisa la data, pur così vicina, e in giro non si sono visti nè volantini nè manifesti. L' ora (alle 16.30 poche persone sono in grado di staccare dal lavoro) e la scarsa pubblicità data alla manifestazione la dicono lunga sulle reali intenzioni degli amministratori. 

 

Le Associazioni ambientaliste (Legambiente, Italia Nostra, WWF, Adb, Comitato contro il Traforo, Il Carpino) hanno da tempo avanzato alla cittadinaza ed alla Amministrazione Comunale proposte che vanno in tutt' altra direzione. Occorre limitare il numero e il passagio di auto nel centro storico di Verona progettando un sistema di parcheggi scambiatori al di fuori dei centri abitati, potenziando e razionalizzando il sistema di trasporto pubblico, incentivando l' uso della bicicletta.

 

E' una importante occasione per ripensare ad una progettazione della città che vada in una nuova direzione, con meno macchine, meno rumore, meno smog, una migliore qualità della vita e relazioni umane più civili e sorridenti.