Parte da Verdi il canto-racconto che Bepi De Marzi e Alessandro Anderloni conducono sabato 19 marzo alle ore 21 al Teatro Stimate di Verona con Italia! Italia! spettacolo che inaugura la terza edizione de Il cielo sopra Verona.

 

I canti che hanno fatto i centocinquanta anni di storia d'Italia in un canto-racconto dello stivale dei cinque mari. Di e con Bepi de Marzi e Alessandro Anderloni in scena con Thomas Sinigaglia, il Coro la Falìa e i grammofoni di Lino Battista.

 

"Viva Verdi!" gridavano a metà Ottocento i patrioti. V.E.R.D.I.: Vittorio Emanuele Re d'Italia. Ma il maestro di Busseto, nel silenzio di Sant'Agata, avrebbe scritto lettere malinconiche sull'Italia che già tradiva gli ideali risorgimentali..

Non canteremo il Va pensiero – anticipa De Marzi – perché nessuno strumentalizzi questo che è il lamento dei deportati ebrei in terra straniera, scritto da Verdi con inequivocabile intento patriottico. Intoneremo il salmo 136 nella versione poetica di padre David Maria Turoldo. Sarà un inizio di riflessione per una serata solenne e festosa che ripercorrerà centocinquanta anni di storia attraverso i canti che hanno fatto l'Italia. E ci chiederemo: oggi, cosa canta l'Italia? Ci sarà ancora, l'Italia?". De Marzi, da decenni studioso e ricercatore dell'autentico canto popolare, instancabile divulgatore della tradizione canora italiana, teatralizzerà con Anderloni la narrazione dei canti di guerra, di quelli intonati sul lavoro, degli struggenti canti dell'emigrazione. Ma ci sarà spazio anche per il canto in chiesa, prima del Concilio, fino a Modugno, al Quartetto Cetra, a Celentano. E non mancherà un omaggio a Nilla Pizzi. Sul palcoscenico del Teatro Stimate ci saranno le voci del coro La Falìa di Velo accompagnate dalla fisarmonica di Thomas Sinigaglia. Si potranno ascoltare i preziosi rulli di cera e i dischi di vinile con i fonografi e i grammofoni della straordinaria collezione di Lino Battista: "Ascoltare l'Inno di Mameli o l'inno del Fascismo, Giovinezza, nelle incisioni d'epoca emoziona e impressiona allo stesso tempo. Ci sarà anche una versione dell'inno di Mameli incisa a Tripoli. Una rarità".