Stiamo attraversando una crisi senza precedenti, molte famiglie sono state costrette a rinunciare alle ferie e a settembre tutti ci aspettiamo il peggio. Ma il sindaco e il suo vice non sembrano neppure sfiorati dal cataclisma che sta imperversando sulla nostra città.

Corriere del Veneto, 2 agosto 2012: "Nell´area Ikea sorgeranno circa 241mila metri quadrati di centro commerciale, 30mila di strutture alberghiere, 15mila di uffici e 40mila di attività ludico-ricreative. Il privato ha inoltre chiesto un ampliamento a 80mila metri quadrati di residenziale rispetto ai poco più di 2mila esistenti".

Si parla già di nuovi posti di lavoro: l'ipotesi di partenza prevede 2mila nuove assunzioni (circa 700 in Ikea e circa 1300 nella restate parte commerciale), tutte effettuate fra persone residenti non oltre due chilometri dall'insediamento. Saranno assunti i lavoratori della Biasi e della Compometal, l'azienda che ha rilevato le fonderie di Biasi.

Sopra il conto ci sarebbe anche una "bretellina stradale", primo passo in vista della Variante alla Statale 12, che partirà a sud di Cà di David, aggirerà il centro abitato come una vera e propria circonvallazione e arriverà nella zona della Genovesa.

La ZAI è tutto un pullulare di cantieri di dimensioni gigantesche: dalle ex-Cartiere alle ex officine Adige, dall'ex manifattura Tabacchi all'ex Autogerma, senza dimenticare l'ex mercato ortofrutticolo, che il Comune non ha ancora scelto come valorizzare e gli ex Magazzini generali per i quali la destinazione varia di giorno in giorno: da polo finanziario  a polo culturale con progetto dall'arch. Botta, a sede dell'Ulss 20, dell'Archivio di Stato, dell'Ordine degli architetti, fino a ridiventare sede di un ulteriore Polo finanziario.

Insomma una miriade di possibilità (sulla pagine dei giornali), fra le quali Giacino e Tosi hanno solo l'imbarazzo della scelta.

Tanto che Tosi fa la voce grossa col governo e pretende di sforare il patto di stabilità: "E' un patto di stupidità perché per poter spendere un euro, un Comune deve averne prima incassato uno. Ciò significa restare inchiodati fino alla fine dell'anno e poter spendere solo negli ultimi due mesi. Ciò è molto penalizzante per un'Amministrazione, perché sarebbe normale poter spendere i soldi nel corso dell'anno, quando il bilancio è appunto in corso".

Il problema è che nel bilancio di previsione si danno per incassati una serie di milioni che esistono solo sulla carta.

Un paio di esempi presi dal Bilancio di previsione del Comune di Verona:

ALIENAZIONE DI AREE, STABILI E VALORI MOBILIARI:

2010: 76.002.217,00

2011: 52.524.719,00

2012: 76.254.767,00

2013: 34.044.850,00

PROVENTO ALIENAZIONE AREE E DIRITTO DI SUPERFICIE DEL PIANOCOMUNALE DELLA 167:

2010: 30.060.000,00

2011: 30.060.000,00

2012: 30.000.000,00

2013: 30.000.000,00

Ma a ben guardare anche gli interventi decantati giorno per giorno sui quotidiani locali hanno una esistenza piuttosto virtuale. Tanto che può capitare di leggere titoli di questo tono: "Un rendering in scala reale coprirà l'edificio per attirare investitori che lo trasformeranno nel "simbolo della rinascita di Verona sud" (L'Arena 5.8.12: Lo scheletro della ZAI prende vita dopo 15 anni).

Dopo di che si passa immediatamente a strolicare su come spendere un milione e mezzo di contributi che chissà mai e chissà quando arriveranno, dato che per ora di reale c'è solo un'impalcatura, che forse prossimamente verrà ricoperta con dei teli dipinti.

Purtroppo non è possibile giustificare questo delirio con l'eccezionale ondata di caldo. Il vaneggiamento dei nostri eroi sta manifestando i suoi gravi sintomi da anni.

Strolicare  = fantasticare, scervellarsi, fare congetture.