Come si distingue un abete bianco da un abete rosso o da un pino. Il piacere di camminare nel bosco chiamando le piante per nome.

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La famiglia delle Pinaceae comprende molte specie, le più comuni nel nostro territorio sono: Abete bianco, Abete rosso, Larice, Pino silvestre, Pino nero, Pino mugo, Pino cembro.

Distinguiamo innanzitutto i pini dagli abeti e dai larici.

Il Larice (Larix decidua) durante l'inverno è immediatamente individuabile, perché lo vediamo completamente spoglio. E' l'unica pinacea "decidua", che perde cioè gli aghi durante l'inverno. In primavera si rivestirà di nuovi e teneri ciuffetti. Gli aghi sono infatti riuniti in ciuffi distribuiti sui rametti più giovani. Il tronco è rossastro, con corteccia profondamente solcata.

Nel gergo comune, ma anche nella tassonomia, spesso si usano in maniera intercambiabile i termini pino e abete. Pinos è il nome dato da Teofrasto al Pino selvatico, Abies è il termine con cui i Romani indicavano l'Abete bianco, Picea è il nome dell'Abete Rosso presso i Romani.

Vediamo prima i pini:

- Pino silvestre (Pinus sylvestris) è spontaneo e molto comune nei nostri boschi. Si riconosce per il tronco rossastro, con andamento quasi sempre irregolare. Gli aghi sono sempre riuniti a coppie e sono più corti di quelli del Pino nero.

- Pino nero (Pinus nigra, var. austriaca), detto anche Pino austriaco, è stato importato dall'Austria e dalle alpi nord-orientali. Utilizzato spesso nel secolo scorso per i rimboschimenti, alle quote più basse viene attaccato dalla processionaria e da varie malattie. Porta coppie di aghi molto più lunghi di quelli del pino silvestre e ha un tronco dritto con corteccia scura (nero).

- Pino cembro (Pinus cembra), quasi del tutto assente nella nostra provincia, è facilmente riconoscibile per avere gli aghi riuniti in mazzetti di 5.

- Pino mugo (Pinus mugo), detto comunemente Mugo, ha un andamento arbustivo, talvolta anche strisciante e cresce spontaneo alle quote più alte delle nostre montagne.

Veniamo ora agli abeti.

- Abete bianco (Abies alba).

Conviene riportare i vari nomi con i quali è conosciuto ed indicato:

Nome scientifico: Pinus Abies-Dur. - Pinus Picea-Linn. - Pinus pectinata-Lamck. - Abies pectinata-Dec. - Abies Picea-Bert. e Lind. - Abies vulgaris-Poir. - Abies taxifolia-Desf. - Abies excelsa-Link - Abies alba-Willd. - Abies candicans-Fisch.

In italiano: Abete bianco - Abete - Abeto - Abezzo - Avezzo - Pino abete - Pino bianco.

In vari dialetti: Avedin - Avezo - Avez - Avet - Avezìn - Avèc - Davedìn - Lavedìn - Vedin.

Lo si riconosce per 3 caratteristiche: il tronco, dritto e slanciato, ha una corteccia poco screpolata, con colorazione biancastra;  gli aghi sono disposti quasi in piano sui due lati dei rametti ed hanno due canaletti molto chiari nella faccia inferiore; le pigne crescono rivolte verso l'alto.

- Abete rosso (Picea abies).

Anche qui parecchi nomi:

Scientifico: Pinus Picea-Dur. - Pinus Abies-Linn. - Abies excelsa-Dec. - Abies Picea-Willd. - Picea excelsa-Link.

In italiano: Pezzo - Abete rosso - Abete piceo - Abete di moscovia - Pino peccia

Nei dialetti: Pez - Albèo - Pezuò - Pec - Pezo.

Ha un tronco altrettanto dritto, con corteccia più screpolata e rossastra; gli aghi crescono tutt'intorno ai rametti ed hanno un colore verde omogeneo; le pigne sono attaccate sotto ai rami.

Lungo la strada sterrata che da Sega di Ala sale verso le malghe c'è un bel misto di abeti bianchi e abeti rossi, insieme agli immancabili faggi e a qualche pino silvestre. Nella foto del titolo si distinguono due abeti bianchi in mezzo a numerosi abeti rossi.

Nelle due foto sotto: tronco e rametto di abete bianco, tronchi e rametto di abete rosso.

abete bianco

abete rosso