Il fatto del secolo a Verona, il furto dei quadri a Castelvecchio, ha messo in luce una volta in più la vera anima del veronese: quella del codeghin. Proprio mentre si banchettava ai Dodici Apostoli per festeggiare la promozione della responsabile del Museo di Castelvecchio (pag.51), nel Museo i ladri banchettavano a modo loro (pag.24), come è stato messo in luce in due articoli su L'Arena del 20/11 alle pagine citate.

Dopo l'avvenimento calma piatta. Nemmeno una chiamata a raccolta, in una città basabanchi come la nostra, da parte delle due autorità (laica e religiosa) per recitare, come avrebbe fatto ogni famiglia che si rispetti fino a qualche lustro fa, i Sequeri. E allora ci pensa VERAMENTE a ripristinare la tradizione confidando in un regalo dell'anno nuovo: il ritorno in sede del nostro tesoro.

I SEQUERI

Ne l'ano quasi finìo,

sa se voltemo indrìo,

el fato più sureal

j'è stè do pagine de giornal.

A vintiquatro de L'Arena

i quadri robadi a sena

e vintisete pagine avanti

Marini e soci festejanti!

Strano che Tosi e Zenti

no àbia arbinà le zenti

davanti Palasso Barbieri

par dir insieme i SEQUERI:

SI QUAERIS MIRACULA,

MORS, ERROR, CALAMITAS

DEMON, LEPRA FUGIUNT

AEGRI SURGUNT SANI.

CEDUNT MARE, VINCULA

MEMBRA RESQUE PERDITAS

PETUNT ET ACCIPIUNT

JUVENES ET CANI.

PEREUNT PERICULA

CESSAT ET NECESSITAS

NARRENT HI QUI SENTIUNT

DICANT PADUANI

CEDUNT MARE, VINCULA ... ETC

GLORIA PATRI ET FILIO

ET SPIRITUI SANCTO

CEDUNT MARE, VINCULA ... ETC

ORA PRO NOBIS, BEATE ANTONI

ET DIGNI EFFICIAMUR PROMISSIONIBUS CHRISTI.

Traduzione da latino:

http://www.preghiamo.org/sant-antonio-padova-si-quaeris-miracula-se-cerchi-miracoli.php