I britannici scelgono Barabba, gli spagnoli ancora Cristo. Si scatena il dibattito su quali poteri affidare al popolo e quali alla classe politica.

 

"È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora."

Winston Churchill



Tra Cristo e Barabba, il popolo ha scelto per l'ennesima volta Barabba. Per questo motivo stiamo assistendo a una serie di deliranti vaneggiamenti sul potere da affidare al popolo: "certe decisioni non dovrebbero essere prese da un referendum," oppure "per votare bisognerebbe sostenere un esame di cultura generale," "non è giusto che un professore universitario e un hooligan dell'Hellas abbiano lo stesso peso elettorale," etc.

Ancora più delirante è la richiesta di rivotare, sostenuta a suon di milioni di firme, proveniente dagli stessi elettori britannici pro-remain sconfitti giovedì scorso. Come dire: "Mi scusi, può ripetere la domanda che ero distratto?"

In sintesi, la democrazia va bene se il popolo sceglie Cristo, ma quando sceglie Barabba le regole democratiche andrebbero ripensate. Rimarrebbe un dubbio su chi e come scegliere chi è Cristo e chi Barabba, ma sono sottigliezze, andiamo. Il senso si è capito.

Altra questione sottile: ma se queste decisioni non le prende il popolo, allora chi le può prendere? La risposta è semplice: una categoria di persone preparate e pagate per fare questo lavoro. In una parola i politici.