Timeo Danaos ac dona ferentes = Non mi fido dei Greci, anche se portano doni. Sono le parole con le quali Laocoonte tentò di impedire ai Troiani di trascinare dentro alla città di Troia il cavallo pieno di soldati greci.

Direttamente dalle parole dell'ing. Raccosta, responsabile di Technital per il Traforo, è arrivata oggi la definitiva conferma: non si vedono all'orizzonte imprese di costruzione disponibili a realizzare l'autostrada in città. Technital propone quindi al Comune uno scambio: io ti cedo gratuitamente il progetto che nessuno vuole, e tu rinunci ad escutere la fideiussione di otto milioni.

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Ci sembra allora il caso di mettere i puntini sulle "i".

Primo puntino: "Il progetto ha un valore di 7,5 milioni di euro", assicura Raccosta. No, le cose non stanno così. Il progetto, con i 90 mln di tagli previsti dalla soluzione low-cost torna praticamente ai costi previsti dall'offerta del 2007. E in quell'offerta, in cui non erano ancora previste quelle opere aggiuntive che oggi si vogliono tagliare, il valore del progetto era fissato a 4,3 mln. Già, perché per quegli alberghi, quelle strutture commerciali, quelle stazioni di servizio inserite dopo l'offerta nel project per assicurare altri ricavi al concessionario, ci erano stati addebitati anche salatissimi costi di progettazione. A pagare, tanto, era sempre Pantalone!

Secondo puntino: il progetto, in realtà, non sarebbe un dono gratuito, ma avrebbe un costo: gli otto milioni della mancata escussione della fideiussione

Terzo puntino: la fideiussione non rappresenta un sopruso dell'Amministrazione, ma un legittimo indennizzo che va a coprire – forse parzialmente – le spese dirette e indirette che il Comune ha sostenuto e  che dovrà ancora sostenere, in primis per il risarcimento del danno per i mancati espropri.

Quarto puntino: Technital è in possesso solo del 4,57% delle quote dell'ATI aggiudicataria della concessione. La quota maggiore (l'80,29%) fa capo alla Mantovani che, ovviamente, dovrebbe far fronte ai suoi obblighi anche se in ritirata dall'ATI. Ci sembra quindi opportuno chiarire che la fideiussione pesa in modo solo marginale su Technital e che non sarà l'escussione di questa garanzia a creare insostenibili problemi alla società e ai suoi lavoratori.

Il Quinto puntino è per il Sindaco Tosi: non è vero che ci sarebbero due banche pronte a finanziare l'opera, ma due advisor che avrebbero attestato che è bancabile come lo era quello messo a gara con tanto di esseveramento di due banche ... asseveramento che si è dimostrato carta straccia al momento dei fatti. E se si può fare perché mai, proprio ora che tutto è pronto, Technital che tanto ci crede vorrebbe ritirarsi?

È ora di chiudere definitivamente il fascicolo "Traforo", abbiamo già superato il ridicolo.