Mentre i governi nazionali e locali si succedono senza soluzione di continuità, la società italiana sta precipitando in un baratro di inefficienza e di corruzione del quale nessuno sembra preoccuparsi. I partiti sono presi dagli organigrammi preelettorali e i giornali sono impegnatissimi a bollire patate.

Il pozzo è l'immagine dell'organizzazione sociale dell'umanità riguardante le più primitive necessità della vita, che sono indipendenti da qualsiasi formazione politica. Le formazioni politiche, le nazioni mutano, ma la vita dell'uomo con le sue richieste rimane la stessa. In ciò non si può cambiare nulla. Per una buona organizzazione statale e sociale dell'umanità occorrono due cose. Bisogna scendere fino ai fondamenti della vita. Ogni superficialità nell'ordinamento di essa, che lascia insoddisfatti i bisogni più profondi, è altrettanto imperfetta come se non si fosse fatto nessun tentativo di ordinamento. Ma è altrettanto nociva anche una negligenza che lasci che la brocca, nella sua discesa nel pozzo, si rompa. Quando per esempio la protezione militare di uno stato viene esagerata al punto di provocare delle guerre, le quali a loro volta rovinano la potenza dello stato.

I KING esagramma 48 Tsing – Il pozzo

Una qualsiasi impresa, per funzionare bene ha bisogno di alcune condizioni fondamentali. Chi la dirige deve essere capace di capire quali sono le esigenze del momento, deve saper prevedere i cambiamenti, deve saper prendere in tempo utile le decisioni giuste. Deve anche stabilire con i collaboratori un un buon clima di comunicazione, perché la comprensione della complessità passa attraverso gli occhi ed i consigli di chi tocca con mano i prodotti/servizi che vengono erogati dall'azienda. Perché un'azienda funzioni bene bisogna che i dirigenti, come anche i lavoratori, vengano scelti per le loro effettive capacità e non per richieste estranee ai bisogni dell'azienda. Infine tutti, dal più alto dirigente all'ultimo dipendente, devono contribuire con passione al successo dell'azienda. Non stiamo parlando di un'azienda ideale, stiamo parlando delle aziende nelle quali lavoriamo e con le quali interagiamo tutti i giorni.

Se ci spostiamo da questo mondo fatto di aziende private di piccole e medie dimensioni verso l'universo delle aziende pubbliche ci accorgiamo immediatamente che queste condizioni fondamentali non sono più proponibili. I criteri di funzionamento di qualsiasi azienda pubblica sono quelli degli interessi di partito, delle spartizioni fra partiti, delle clientele, delle tangenti, ecc. Il livello di efficienza crolla immediatamente a livelli infimi, la qualità dei servizi svanisce e la percentuale di ore effettivamente lavorate viaggia sui livelli metafisici. Non parliamo delle ore di malattia e della effettiva sussistenza di queste malattie.

Nonostante tutte le chiacchiere di Renzi e compagni a tutt'oggi un dipendente pubblico o privato che non svolge le sue mansioni, che boicotta il lavoro dei suoi colleghi o che utilizza la malattia come un bancomat per allungare a piacimento le ferie non può essere licenziato o, meglio, ha comunque diritto a ricorrere in giudizio e quasi sempre viene reintegrato oppure ottiene dei risarcimenti del tutto ingiustificati.

Sul tema della corruzione vale per tutti l'esempio del Mose, che non è stato realizzato nel Meridione d'Italia e che non vede implicate aziende colluse con la mafia, con la ndrangheta o con la camorra. http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/11/mose-spesi-250-milioni-di-euro-in-affidamento-diretto-per-le-cerniere-a-rischio-di-corrosione/3380630/

Il risultato finale è che quasi tutte le aziende pubbliche italiane hanno dei livelli di inefficienza spaventosi, mentre le aziende private difficilmente riescono a reggere la concorrenza del mercato. Ogni giorno qualche importante azienda italiana chiude oppure viene acquistata da investitori stranieri.

http://www.mezzostampa.it/politica/6912_italia-terra-di-conquista-aziende-storiche-vendute-allestero.xhtml

Le banche non hanno maggiore fortuna e rischiano in continuazione di trascinare l'intera economia nel loro fallimento, così ogni anno i vari governi sono costretti a versare nelle loro casse decine di miliardi di euro per salvarle dal tracollo.

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La situazione è molto più grave di quanto possa apparire. La tendenza verso un impoverimento progressivo della popolazione è sotto gli occhi tutti e il rischio di un tracollo improvviso, con conseguenze imprevedibili, diventa ogni giorno più realistico. In altre parole potremmo trovarci da un giorno all'altro in una situazione molto simile a quella già sperimentata dalla Grecia e prima ancora dall'Argentina, con i dipendenti pubblici senza stipendio e i pensionati senza pensione.

Non si intravvede un cambio di rotta da parte dei partiti. Si discute molto su chi debba tenere il bastone del comando all'interno del PD, del M5S, di Forza Italia e della Lega. Un clima da "notte dei lunghi coltelli" che non fa ben sperare, visto che la società, come l'impresa e come la famiglia, per funzionare bene, hanno bisogno delle stesse condizioni fondamentali. Le cronache di questi giorni parlano d'altro: patate, polizze, festival, campionato. Le cose meno importanti sono sempre in primo piano, le più importanti vengono ignorate.