Gli umani non sono l'unica specie sovrappopolata e distruttiva che ha subito l'alluvione: il punto di vista delle nutrie. Il fogliettone di Veramente.org

"No non è possibile", scuoteva la testa Nutrielli, l'ingegnere capo di Nutrilandia, il perito incaricato di redigere la relazione che doveva chiarire le cause della disastrosa alluvione che aveva colpito Nutriaforte di Topone e la provincia di Nutrienza.

Subito si erano levate su TV e giornali le voci di chi la sa lunga sull'argomento. Ma che in realtà non sa un bel niente! Tali voci costituivano però un fastidioso rumore che si aggiungeva alle informazioni accumulate dall'Ingegner Nutrielli.

Aveva cominciato il Presidente della Provincia di Nutrirona, appena successo l'evento. Dall'alto della sua acuta espressione facciale, Nutriozzi, al TGNutria 3, aveva infatti attribuito le colpe agli attivisti di Nutriamabiente e WWF per la Nutria.

I soliti demagoghi, ma anche qualche tecnico (ovviamente di serie B), avevano individuato subito nell'Uomo la causa principale del disastro. Troppo facile! In questa maniera si sviava l'attenzione dell'opinione pubblica dalle vere cause. Se mai ce ne fossero state.

Infine ci si era messo anche monsignor Nutrienti, che dalle colonne del giornale di Nutrirona, si era messo a pontificare sui vari colpevoli, proprio come il sindaco Nutriosi (che ha a dire la sua ogni giorno a 360 gradi su tutti gli argomenti)! "Ma di sicuro non è stato il dio Nutria", diceva don Nutrienti con il ditino alzato. Su questo, pur dall'alto della sua formazione razionale, Nutrielli aveva qualcosa da rimuginare. Infatti Nutriaso, il capo della Protezione Animale, da buon leghista (della Lega della Nutrianord, ndr), aveva dichiarato che avrebbe visto volentieri un'eruzione del Vesuvio. Eppure la disgrazia, stavolta, aveva colpito proprio un paese vicino a dove era nato Nutriaso: San Giovanni Nutrione.

Un segno?

Da buon ultimo, a questi discorsi privi di razionalità, si aggiungeva che al governo di Nutrilandia c'era Nutrisconi: ad ogni suo mandato le disgrazie si succedevano con frequenza impressionante.

Un caso?

Tuttavia la mente razionale di Nutrielli si rifiutava di prendere in considerazione queste eventualità, anche se martellavano in testa come un tarlo, e il suo piano d'attacco era veramente fenomenale, mai visto prima:



  • a) studiare lo sconosciuto mondo dell'Uomo;


  • b) studiare gli sviluppi urbanistici di Nutrilandia in seguito all'incredibile sviluppo demografico delle Nutrie degli ultimi trent'anni;


  • c) studiare le connessioni tra i due punti a) e b).




Aveva venti maledetti giorni per concludere lo studio e presentarlo alle Commissioni di Inchiesta di Nutrilandia.

Fine del primo capitolo. Leggi il secondo...