"Io non cerco la verità, ma l'autenticità."

Ha appena scritto un libro sui tarocchi e continua a spargere manciate di sorprese, di meraviglie, di menzogne e di verità, di paradossi e di deliranti visioni, con una intatta capacità di spiazzare l' interlocutore e di scaraventarlo in territori imprevisti e generalmente scomodi. Ma terribilmente affascinanti e sorprendenti.

Nato in Cile nel 1929 da ebrei di origine russa, va giovane in Messico e poi a Parigi, dove resta affascinato da Andrè Breton e dal surrealismo.

Conosce e frequenta M. Marceau, Arrabal, R. Topor, Gurdieff .

Passano le giornate al Cafè de la Paix parlando di libri, di progetti e di tutto il resto.

Scrittore (Quando Teresa si arrabbiò con Dio, oppure La danza della realtà), regista ( La montagna Sacra o El Topo), autore di teatro (con Marcel Marceau), di fumetti ( I Borgia con Milo Manara e prima L' Incal con Moebius), psicoterapeuta (conosceva Carlos Castagneda e frequentava gli sciamani messicani), grande cultore dei tarocchi (che legge gratis in un bar a Parigi).

Frequenta e ispira gente come R. Polanski o Marilyn Manson.

David Lynch
realizzerà Dune dieci anni dopo il suo tentativo fallito di farne un film con la musica dei PinK Floyd, la recitazione di Salvador Dalì, le scenografie e i costumi di Moebius e Giger.

Un uomo sicuramente originale, mai scontato, amante del paradosso e dell' ambiguità, sicuramente non noioso, grande prestigiatore e affabulatore, imbroglione confesso, indagatore dell' inconscio. Potremmo dire che la sua indagine sulla realtà non prevede molti limiti e che non è esattamente il tipo dell' intellettuale misurato e compassato. Ha sempre preferito stare fuori dalle righe.

Una sua espressione: "Privi di significato, ma pieni di significato".

 

 

E' vecchio solo anagraficamente, fisicamente sta benissimo e farebbe bene ai più giovani, come efficace antidoto all' apatia.