Domani saranno passati 42 anni dall'arresto di Victor Jara, fra i primi cileni ad essere internato nello stadio di Santiago dove, dopo 3 giorni di torture, venne brutalmente assassinato il 16 settembre 1973.

Anche dopo la caduta del governo golpista di Pinochet e la stessa morte di questo cupo dittatore, decenni di inchieste giornalistiche e della magistratura non hanno ancora condotto alla condanna dei suoi carnefici, di cui il più direttamente incriminato tuttora vive in Florida.

Sono questi gli elementi che tuttora aiutano a riflettere sull'importanza di commemorare la morte di un cantore della libertà, eccezionale per testi e per musiche che sapevano fondere l'anima e i "paesaggi" sudamericani.

Oggi 11 settembre non basta ricordare l'attentato delle Twin Towers perché la storia, anche quella attuale e i suoi possibili sviluppi, ci impone di comprenderne la complessità, dai micro ai macro episodi ed elementi.

Farne occasione di anniversario, individuale ma di valenza universale, è per me un impegno che sento da diversi anni e le "scordate" de "La Bottega del Barbieri" mi aiutano a farlo.

Perciò, mi limito a trascrivere, aggiornando le date:

Questo tipo di società ci vuole consumatori smemorati, anche di notizie. Le riflessioni? Quelle non sono previste, anzi vanno evitate accuratamente con abbondanza di "mezzi di distrazione di massa". Non lo abbiamo capito 13 anni dopo? Molti, troppi non hanno capito, né si ricordano 42 anni dopo l'altro 11 settembre, quello cileno. Come potrebbero capire il presente se non sanno neppure il passato che gli è accaduto addosso? "

Aggiorno e integro anche i link delle canzoni di Victor Jara che più ho amato, da quando le ho conosciute, purtroppo con un anno di ritardo, nel 1974 durante la commemorazione (anche a Verona, allora, si faceva anche questo!) del primo anniversario del golpe cileno.

Quest'ultima parola si sta avvitando, proprio in questi giorni, con la lettura di un libro tremendamente rivelatore: "Il golpe invisibile", di Giorgio Galli (Kaos Edizioni), che vi invito a leggere per capire e/o ricordare (e far comprendere ad altri) in che razza di paese abbiamo vissuto e come la corruzione sociale endemica sia la radice dell'attuale sbando auto-referenziale ed autoritaristico della politica nostrana.

Buon ascolto ( e buona lettura dei testi e degli attualissimi messaggi che Victor ci ha lasciato):



PS. Utile anche la lettura delle schede Wiki riguardanti Victor Jara, sia quella in italiano ma anche quella in inglese, magari per girarla ad amici anglofoni :