Il 'pròget' non piace più a tutti. Gli anti-traforo contano nuovi, insperati alleati. E nella maggioranza si aprono le prime crepe, visibili e invisibili.

L'unità monolitica della maggioranza sulla questione 'pròget' (così lo chiama confidenzialmente l'assessore) comincia a fare qualche scricchiolio sinistro. A oggi, dopo sei mesi di parole in libertà, sembra che non ci sia ancora il nome di uno straccio di urbanista disponibile a metterci la propria faccia.

La giunta Tosi preferisce investire soldi pubblici in filmati di propaganda piuttosto di capire se serve o se non serve. "Ai dati di fatto (numeri, analisi ...) si oppone la cocciutaggine di un assessore e un sindaco," sostiene Alberto Sperotto, presidente del Comitato contro il collegamento autostradale delle Torricelle, "che fanno gli interessi del territorio (la Valpantena) che lo ha eletto".

Il tutto mentre si continua a ignorare un movimento di 14.000 cittadini che hanno firmato una petizione contro quest'assurda opera, capaci di organizzare una manifestazione di 5.000 persone, senza precedenti.

Per questo il comitato rilancia la propria attività per il 2008, che consisterà nella presenza nelle piazze con punti informativi, nel presidio dei luoghi di decisione, in eventi con contorno di bandiere ai poggioli.

Se l'opposizione al traforo promette battaglia, musi lunghi si intravvedono nella maggioranza capitanata dallo sceriffo Tosi. La giunta di mercoledì non ha approvato il tracciato  del traforo presentato da Corsi, causa dubbi di Alleanza nazionale. Ancora un mese e mezzo di ritardi, dunque.

"Deve essere un progetto condiviso," si giustifica Tosi. Parole sante, se fossero state dette da un qualunque sindaco. Ma da un decisionista come lui suonano come una mezza ritirata.

Ma l'opera serve o no? Non è solo il comitato dei contrari a chiederlo, ma da oggi anche Alleanza Nazionale, col capogruppo Ciro Maschio.

Alto mare completo anche sul fronte finanziario del pròget: sui circa 300 milioni di euro (che sappiamo non basteranno), solo 53 sono a disposizione dello Sceriffo: "Abbiamo chiesto una mano all'Autobrennero" ha dichiarato Tosi, "mentre il resto dei finanziamenti verrà con il project financing da capitali privati". Ecco, ora ci sentiamo davvero più tranquilli.

Ma non ci sono solo AN e Sperotto a ostacolare il pròget: radioscarpa rivela che l'ordine degli ingegneri ha espresso alla giunta un parere completamente negativo. Forza Italia non esprime pubblicamente pareri, ma siamo certi che quel partito tiene molto al bacino elettorale di Borgo Trento e limitrofi.

Si profila una difficile fase di consultazione, che coinvolgerà anche le prossime nomine e  non mancherà di avere riflessi anche oltre le mura della città di Verona.