I dati del coronavirus in Italia sono allarmanti e potrebbero peggiorare.  La propaganda politica tende a mostrare una situazione diversa da quella reale, soprattutto in relazione alla capacità del sistema sanitario di reggere l'impatto.

 

Se mettiamo a confronto i dati forniti il 12 dicembre 2020 dalla Johns Hopkins University (Coronavirus COVID-19 Global Cases by the Center for Systems Science and Engineering), otteniamo una panoramica sorprendente.

  • Germania (ab. 83.019.200) contagiati 1.825.000, decessi 21.620 (1 morto ogni 3.839 abitanti)
  • Italia (ab. 60.317.000) contagiati 1.825.775, decessi 64.036 (1 morto ogni 941 abitanti)
  • Giappone (ab. 126.476.458) contagiati 178.207, decessi 2.462 (1 morto ogni 51.371 abitanti)
  • USA (ab. 334 milioni) contagiati 15,860,841, decessi 295.791 (1 morto ogni 1.129 abitanti)

Nonostante i numerosi titoli fuorvianti che appaiono ogni giorno sui giornali nazionali, l’Italia è messa molto peggio della Germania e addirittura degli Stati Uniti, spesso dipinti come il peggio del peggio.

In Italia le regioni del nord hanno fatto molto peggio delle regioni del sud, per numero di contagiati e di morti. Le 2 regioni italiani che hanno avuto ed hanno tuttora il più alto numero di contagiati e morti sono Lombardia e Veneto, guarda caso entrambe a guida leghista. Il Veneto ha tuttora dei numeri doppi rispetto alle regioni messe peggio. Anche oggi 13 dicembre il Veneto ha quasi il doppio dei contagi della Lombardia, 5098 contro 2736.

Il Veneto rimane in zona gialla, anche se contagi e decessi non accennano a diminuire. Zaia si vanta da mesi del modello veneto, ma in realtà si tratta di un modello che le altre regioni farebbero bene a non imitare. Più in generale sorgono dei grossi dubbi sul sistema di valutazione delle zone gialle arancione e rosse. Il fatto che il Veneto abbia un sistema ospedaliero molto efficiente rischia di diventare un fattore di debolezza, perché induce il governatore e tutta la popolazione ad abbassare la guardia sul sistema di prevenzione di base.

Varrebbe la pena di capire come hanno affrontato i Covid la Germania oppure il Giappone, a questo link oppure su questo sito web, che hanno dei numeri decisamente differenti da quelli del Veneto.