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Paesaggi 2010
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Carpino nero
  • Carpino nero
  • Autore: Nessun Dato
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  • Descrizione: Carpino nero: Ostrya carpinifolia, fam. Betulaceae, corteccia separata in scaglie, frutti costituiti da piccoli acheni riuniti in brattee a forma di piccola pignetta; ama i terreni calcarei tipici delle nostre colline, dove è molto diffuso. Scrive Mauro Corona: Il duro dei duri è il càrpino. Di carattere testardo, cresce storto, ossuto, inquieto e ramingo. E' un solitario e ama fissare l'orizzonte. Non chiede nulla e di nulla ha bisogno. Anche quel sentimento chiamato amore rappresenta per lui un problema difficile. Quando brucia, il carpino non forma quasi braci. Come un uomo schivo e solitario, vuole scomparire nel nulla senza lasciare di sé la minima traccia.
La Metamorfosi
  • La Metamorfosi
  • Autore: Nessun Dato
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  • Descrizione: La Metamorfosi: girini in diverse fasi. Foto di Michele Bottari
Le due torri di San Michele
  • Le due torri di San Michele
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  • Descrizione: Le due torri di San Michele, foto di Lucio Tuzza
Frassino, chioma e troco invernali
  • Frassino, chioma e troco invernali
  • Autore: Nessun Dato
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  • Descrizione: Fraxinus ornus, Orniello. Della famiglia delle Oleaceae, come l’ ulivo e….il gelsomino. Il nome deriva dal gr. frasso = difendo. Era infatti molto usato nelle siepi. Ornus dal gr oròs = monte, che cresce sui monti. Insieme a Carpino, Quercia, Olmo, Acero, Nocciolo e Castagno forma i boschi cedui delle colline. Lo si riconosce in primavera per i densi e profumati ciuffi bianchi di cui si copre con i primi soli. Nell’ antichità era considerato sacro. Odino avrebbe tratto dal legno di un frassino il primo uomo. Buono da ardere e molto impiegato per la costruzione di utensili di qualità. Mauro Corona lo descrive così: “Il frassino si può definire l'effeminato del bosco. Non cresce mai dritto. Il suo tronco si sviluppa con movenze e curve inequivocabilmente femminili. Come tutti i diversi è sensibilissimo e quindi procede, attraverso la vita, con grandi difficoltà. Viene deriso dai "veri uomini", quindi cerca di evitare, il più possibile, incontri con maggiociondoli e carpini, gente buona ma dura e maschilista fino al midollo, che non perde occasione di stuzzicarlo e dileggiarlo con sarcasmo. Nonostante il corpo grazioso, il frassino, è un legno duro e tenace, dal carattere buono e pronto a sopportare i pesi della vita”.
L' uso del Frassino in viticoltura
  • L' uso del Frassino in viticoltura
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  • Descrizione: Sotto casa (Colà) conservo ancora un antico vigneto (più di cent'anni), che conserva per metà i tipici frassini allevati a "T" che fungono da pergola nel sostegno della vigna e la cui chioma serve a proteggere i frutti in caso di tempesta. L'uva è probabilmente una antica varietà di "Negrara", e, da una indagine ampelografica, somiglia alla rara Negrara Trentina, ma, forse, potrebbe trattarsi della ormai scomparsa Negrara di Gattinara.
Elleboro verde
  • Elleboro verde
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  • Descrizione: Helleborus viridis, famiglia delle Ranuncolaceae, uno dei rari fiori invernali. Più comune, qui da noi, dell' elleboro nero, che vanta meravigliosi fiori bianchi. Quelli che si vedono intorno agli stami, non sono i petali, ma i sepali. Pianta velenosa, ma, in giuste dosi, curativa.
Salgàr
  • Salgàr
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  • Descrizione: Salix viminalis. Famiglia delle Salicaceae, che comprende decine di varietà di salici e di pioppi. Il nostro salice era coltivato sia in pianura che in collina perchè dava ottimi vimini sia per legare le vigne che per intrecciare panieri. Da questa pianta deriva il cognome Salgari, che andrebbe pronunciato con l' accento sulla seconda a, non sulla prima, come si usa di solito.
La flora illustrata del Monte Baldo
  • La flora illustrata del Monte Baldo
  • Autore: Nessun Dato
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  • Descrizione: Una nuova pubblicazione di grande qualità, completa di foto, descrizioni, indicazioni territroriali. Autori: Filippo Prosser, Alessio Bertolli, Francesco Festi. Patrocinato dal Museo Civico di Rovereto. Edizioni osiride
 
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