Con nuovi occhi si vedono cose nuove.
Come dell'estate lenta se ne va la memoria nel trascorrere della fredda stagione, così si stempera il ricordo della gioventù nell'età matura quando, a ragione, diventano tepori i sogni, scevri da arse calure e brividi gelidi; si fanno quotidiana realtà giacché si realizzano nell'animo: pacato, amorevole osservatore.Dalla frenesia del fare egli prende le distanze; si mette a sedere, in silenzio, lontano dal chiasso che disturba e confonde. Sta comodamente ad ascoltare, a sentire più che a vedere, ad occhi chiusi, in posizione di privilegio, quasi sospeso tra passato e futuro, consapevole dell'eterno presente.
Osservo il passato: ciò ch'è stato, a che è servito, come in esso son cambiato; ed il presente: chi ora sono, cosa voglio, dove vado, senza giudizio su quanto ho realizzato, sul come e sul perché.
Invecchiare senza rimpianti è dono d'amore per l'Amore cui aneliamo tornare in consapevole presenza: diventa questo il nuovo sogno e l'impegno della nuova vita.
E' come rinascere o risvegliarsi da un sogno pesante, con la sorpresa d'essere ancora vivi in una piacevole realtà, da sempre e per sempre.
La vita qui, come la conosciamo, è solo una parentesi didattica che ci pregiamo concederci per apprendere al meglio la tecnica del perdono.
Ognuno sceglie il maestro, la scuola, gli orari di lezione. Chi va a scuola a tempo pieno, chi sceglie la serale. Non ci sono voti né giudizi. L'esame lo passiamo da noi stessi. Spesso ripetiamo la lezione, o l'anno, ben sapendo che comunque niente va sprecato di quanto appreso, anche se a volte riteniamo d'aver dimenticato.
Ora è tempo di coltivare nuove vite oltre la nostra.
Ho la fortuna di veder crescere mia nipote Matilda. Quanto intensamente l'ho sognata! Anche dal mio sogno s'è materializzata! La guardo mentre mi osserva. Tra di noi c'è un'intesa: riconoscerci è stato facile come comprenderci e cercarci.
Ho la fortuna di veder crescere sua madre, figlia mia, parte anche di me, partecipe dei miei studi, dei miei successi, delle mie scoperte. Siamo cresciuti e cresciamo insieme un'unica vita e di essa comunemente gioiamo.
Di giorno in giorno costruiamo il mondo che sappiamo ora di volere: un mondo soprattutto immerso in un tonificante silenzio nel quale è possibile sentire il respiro dell'anima, i suoi pacati sussurri, il melodioso canto, il richiamo all'abbraccio materno, al conforto di carezze mai negate.