I coordinamenti migranti e varie associazioni lanciano una giornata di protesta contro la deriva razzista della nostra città e non solo.
Veramente.org diffonde l'appello per la manifestazione lanciata per il 25 aprile 2008 a Verona. Ne riportiamo alcuni passi. Il resto lo trovate qui."Dei migranti si è parlato e si parla molto. Si è preteso di distinguere il migrante "onesto" da quello "disonesto". In questo lavoro della differenza, che ha prodotto frettolosi pacchetti sicurezza e retoriche securitarie, è stato fatto sfumare il nocciolo della questione.
Una legge che la clandestinità la produce, applicata con procedure di rinnovo dei permessi di soggiorno del tutto ingestibili che hanno arricchito le Poste e che hanno relegato centinaia di migliaia di migranti nel limbo di un'attesa ingiusta e ricattabile.
Un mercato del lavoro che assorbe i migranti trattenendoli a forza tra lavoro e non-lavoro, che ne fa precari anche in rapporto ai diritti di cittadinanza, che li traveste da soci di cooperativa per incrementarne lo sfruttamento, che trattiene il lavoro di cura delle badanti e quello degli edili al nero.
A Verona, al centro della grande fabbrica diffusa, al cuore dell'area metropolitana che si allarga da Trieste a Milano, un sindaco impresentabile, che marcia in testa ai cortei dei nazisti e dei razzisti, ha deciso che i flussi migratori si governano con la paura. E' ridicolo e pericoloso.
A Verona, si tratta di porre al centro della considerazione una questione decisiva. I migranti si sono aperti uno spazio che nessuno può richiudere. I migranti sono parte di un comune in divenire, in cui cresce la libertà e si meticciano le identità. In cui al delirio della sicurezza vengono opposti il desiderio, la fantasia e la creatività.
Non vogliamo che le città diventino spazi difesi. Che si erigano confini. Che chi produce la ricchezza di giorno debba stare nascosto di notte. Invisibile. Senza casa, senza diritti, muto. Siamo noi a volere sicurezza: vogliamo reddito, diritti, dignità. Vogliamo le case e costruirci un futuro. Vogliamo ciò che ci spetta: reddito e salario.
Chiamiamo tutte le reti di intervento sull'immigrazione e sul precariato, gli antirazzisti e i pacifisti, le realtà di movimento, i centri sociali, i sindacati di base e i collettivi alla costruzione di una giornata dell'indignazione a Verona il 25 aprile.
Contro il razzismo, lo sfruttamento, contro il fascismo e i fascisti in camicia verde o bruna, contro i sindaci della basi di guerra e della guerra alla socialità."
Potete inviare l'adesione all'appello Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..