Riflessioni a ruota libera dopo le primarie del centro sinistra. La disfatta di facebook, le diverse eleganze degli sconfitti. Intanto Tosi si frega le mani nell'attesa.

Risultati finali delle primarie a Verona: 4912 votanti, 4890 voti validi, Michele Bertucco 2824 preferenze (57,75%), Mario Allegri 1698 (34,72%), Antonio Borghesi 368 (7,53%).

C'è chi non l'ha presa bene. Il candidato sindaco dell'IDV, Antonio Borghesi, arrivato ultimo ben staccato dai primi due, non mostra signorilità e sportività: nel suo blog, invece di ammettere la sconfitta e complimentarsi col vincitore delle primarie, grida al complotto del PD, reo di non aver pubblicizzato abbastanza l'appuntamento elettorale, come invece ha fatto l'Italia dei Valori.

Così leggiamo dal suo elegante post:"Viene il sospetto legittimo (se lo dice da solo-ndr), che la cosa non sia stata per nulla casuale poiché, così facendo, era a tutti evidente che a votare ci sarebbero andati solo iscritti e militanti, che avrebbero votato su indicazione del partito. Quindi sarebbe stato il Pd ad indicare il candidato sindaco, che poi avrebbe facilmente vinto."

Il meccanismo logico di Borghesi è contorto: il PD ha fatto fallire le primarie (meno di 5000 elettori sono veramente un risultato modesto) per favorire il candidato interno, quel Bertucco che nelle parole dello sconfitto appare essere un grigio funzionario di partito. Il problema è che, a dire dello stesso Borghesi, l'IDV non era caduta nel bieco tranello del PD, attuando una campagna elettorale sfarzosa e coraggiosa. Ma se tutti gli elettori li ha portati l'Italia dei Valori, perché hanno votato quasi tutti per Bertucco e Allegri?

L'altro sconfitto, invece, pare l'abbia presa meglio. "L'affluenza limitata," sostiene Allegri su facebook, "è un dato sul quale tutti i promotori delle primarie dovranno riflettere." Numeri piccoli, ma niente complotti, insomma. In fondo ha portato a casa quasi 1700 preferenze, pari al 35 % dei votanti, senza il sostegno di un partito, con una campagna elettorale fortemente basata sui social network.

La rete, infatti, è stata per settimane occupata dai giovani sostenitori di Mario Allegri. Tanto che molti di loro sono rimasti stupiti del risultato: chi vive costantemente collegato a facebook ha visto solo una marea (beh, tutto è relativo) di entusiasti per il candidato indipendente.

A ben vedere, la sconfitta di Allegri è la sconfitta di facebook, il fenomeno comunicativo più sopravvalutato degli ultimi anni. A questo social network è stato attribuito ogni cambiamento politico e sociale, dalla primavera araba alla deposizione di Berlusconi. In questa micro competizione elettorale, facebook ha mostrato la sua vera faccia: un giochino sciocco e autoreferenziale che coinvolge una frazione misera della popolazione attiva.

Mi viene in mente la domanda di Crozza-Marzullo a Nichi Vendola: "Lei è il politico con più fan su Facebook. E' contento di piacere a così tanta gente che non ha un cazzo da fare tutto il giorno?" (Vedi l'intervista su Youtube).

Nonostante l'appoggio dei partiti di sinistra, Bertucco non è uomo di apparato. Gode del sostegno e della fiducia degli ambientalisti veronesi, in virtù del lavoro che per anni ha svolto in difesa del territorio della nostra città. Un curriculum che ha messo in crisi pure i grillini, le cui urla anti-partitiche (dettate dall'alto) risuonano in questo caso stonate.

Ora, naturalmente, arriva la fase più difficile. Lo schieramento del centro-sinistra per la prima volta dopo anni potrà presentarsi unito, nel segno di Michele Bertucco. Di fronte non c'è un ex-leghista poco fotogenico come Borghesi, o un prof fanatico di facebook come Allegri, ma l'inossidabile corazzata di Tosi.

Sarà davvero dura.

Contenuti correlati

Bosco: Il teatro dello scontro sui lupi
Bosco: Il teatro dello scontro sui lupi "Lessinia: L'Altopiano dei silenzi" è una delle ultime fatiche letterarie che parlano dei paesaggi e della natura della Lessinia. Che stridore questo titolo con... 3804 views dallo
Gli ultimi giorni di Expo
Gli ultimi giorni di Expo Di fronte al prevedibile flop della baracconata del 2015, è partita la macchina della menzogna renziana. Un piano in tre punti perché il mondo parli di un succe... 3659 views Michele Bottari
Parco dello Scalo per Verona Sud
Parco dello Scalo per Verona Sud Sabato 22 ottobre ore 14.30 grande manifestazione cittadina dal piazzale della Stazione a Piazza Bra. Il Comitato di Verona Sud presenterà il progetto di un par... 3647 views Mario Spezia
Salviamo il Consolini
Salviamo il Consolini L'evoluzione dell'atletica veronese dagli anni '70 ad oggi, dagli anni in cui ci si divertiva e si facevano i risultati ai tristi tempi attuali, in cui un certo... 2314 views dallo
OGM: usciti dalla porta, rientrano dalla finestra
OGM: usciti dalla porta, rientrano dalla finestra La commissione UE approverà un mais OGM in base a cavilli procedurali, in barba alla volontà di istituzioni ed elettori. Ma la tecnologia è una minaccia socio-e... 2127 views Michele Bottari
Salento S.O.S. Xylella
Salento S.O.S. Xylella 26 aziende agricole biologiche riunite nel Comitato S.O.S. hanno di fatto bloccato il Piano Silletti, vincendo sia il ricorso al TAR sia il ricorso al Consiglio... 2379 views Mario Spezia
In difesa dell'integralismo
In difesa dell'integralismo Perché si vuole escludere dal dialogo gli integralisti islamici, e non semplicemente gli islamici violenti?I fatti di Parigi hanno lasciato delle cicatrici inde... 2755 views Michele Bottari
La proposta di Sezano
La proposta di Sezano L' acqua è di tutti e per tutti.Noi, cittadini abitanti in Italia, espressione di credenze religiose e tradizioni morali diverse,- accomunati dalla condivisione... 2565 views Mario Spezia