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Tosi sindaco, 12 mesi di cambiamentidi Enrico Giardini
Mercoledì 28 Maggio 2008 CRONACA, pagina 11
Oggi quasi trentanovenne (compie gli anni il 18 giugno, l'anniversario del suo primo Consiglio comunale da sindaco), Tosi era stato eletto essendo ancora assessore regionale alla sanità, dopo essere stato consigliere comunale dal 1994, regionale dal 2000 e per un breve periodo anche provinciale. È l'uomo di punta della Lega di Verona e del Veneto (28mila voti alle regionali del 2005) e si dice che punti a candidarsi alla presidenza della Regione, nel 2010.
Sindaco Tosi, com'è, un anno dopo?
Sembra ieri. Fra l'altro il 28 maggio compie gli anni mia moglie Stefania. Quando si è impegnati tanto il tempo vola, anche se si può sempre fare di più. Però è stato un anno ricco di soddisfazioni.
Di che tipo?
Personali. Per lo stretto rapporto, reciproco, di affetto e vicinanza con i cittadini. È ciò che spinge ad andare avanti. Da questo punto di vista l'amministrazione della città è cambiata. E poi in giunta siamo per lo più giovani e anche chi ha qualche anno di più si è adeguato a uno spirito giovane. Siamo davvero affiatati.
Le sue soddisfazioni da politico amministratore?
A parte l'intoppo della mostra del Louvre, che non è attribuibile a noi, abbiamo messo in cantiere molto.
Dove?
Stiamo mettendo mano alla Fondazione Arena, la grande fonte di indotto economico per la città, puntando a una gestione più corretta e oculata che dovrebbe farci risparmiare 4-5 milioni di euro. Lavoriamo anche per poter accendere con le banche mutui chirografari, che ci consentano una copertura parziale delle spese. Poi, il Fondo statale per lo spettacolo per noi aumenta di 2,2 milioni l'anno, il che farà crescere anche in percentuale i contributi degli altri soci. Merito anche del nostro ricorso con cui abbiamo chiesto una ripartizione più equa del Fondo unico dello spettacolo.
E poi, che cosa mette al bilancio con il segno più?
Abbiamo cambiato strada sul polo finanziario, che non si farà. Entro fine anno troveremo una soluzione per l'area dell'ex mercato, dove sorgerà ciò che serve alla fiera, a cominciare da un parcheggio. Entro qualche settimana poi verrà approvato il progetto edilizio alle ex cartiere, poi abbiamo sbloccato l'iter del traforo delle Torricelle e Il Comune ha versato alla Provincia la bellezza di 26 milioni per acquistare metà dell'area verde San Giacomo.
Ma oggi com'è messo il Comune, a soldi?
Se fosse stata comprata tutta all'inizio l'area di Borgo Roma sarebbe costata molto meno, visto che la prima metà è stata pagata 7,5 milioni. Comunque, se non ci fosse stata la Lega a fare ostruzionismo in Consiglio, ora su quell'area ci sarebbero palazzoni. Invece vi sorgerà un parco.
Ordinanza sui panini, quella anti-prostituzione, no alcol nei giardini pubblici, chiuso il campo Rom di Boscomantico, sgomberata La Chimica, provvedimenti per limitare la concessione della residenza agli stranieri. E lei spesso presente in tivù a parlare di sicurezza. Ma si sente o no un sindaco-sceriffo?
Mi sento un sindaco che vuole dare risposte ai cittadini, anche al di là delle proprie attribuzioni. Sto facendo i salti mortali, con la polizia municipale e in accordo con le forze dell'ordine, per rendere Verona vivibile e tranquilla. E presto ci sarà il varo del pacchetto sicurezza del governo.
Senta, un mese fa in centro è stato picchiato a morte Nicola Tommasoli. A mente fredda, dopo tutto ciò è successo, che ne pensa?
Penso che difenderei ancora la mia città dagli attacchi ingiusti che ha subìto.
Un errore che non rifarebbe?
Chi non fa non sbaglia. Cerco sempre di essere positivo.
Chi ha scoperto in quest'anno?
Ho conosciuto bene il vescovo Zenti. Verona ha una perla rara, con lui.
Nel taccuino cosa si segna alla voce belle notizie?
Verona salvo, Chievo in A, una miss Italia veronese, Silvia Battisti, e i veronesi Sonohra vincitori a Sanremo giovani. Meglio di così..