I Maya ci avevano avvertiti che il 2012 sarebbe stato un anno particolare, pericoloso, un anno di sovvertimento, di trapasso.
Ed è andata proprio così, almeno fino ad ora.Chi avrebbe immaginato che Berlusconi sarebbe stato spazzato via da un giorno all'altro? E che Bossi avrebbe fatto la stessa fine di lì a pochi mesi?
L'economia italiana è in ginocchio e tutti sappiamo che ha i giorni contati. In qualsiasi settore abbiamo superato tutti i limiti di guardia e ci aspettiamo da una settimana all'altro il tonfo finale. Le rassicurazioni di Monti sul calo dello spread e sulla ripresa non convincono nessuno. Tutti sappiamo che lo Stato non è in grado di pagare i conti, che lo spreco di risorse sta continuando come e peggio di prima, che l'aumento della tassazione sta soffocando definitivamente le imprese e i cittadini.
Il gran parlare di mercato del lavoro, di nuove regole, di cambiamenti epocali nei contratti e nel sistema pensionistico, non ha creato nessun nuovo posto di lavoro, anzi.
Nessuno ha mosso un dito per fare le uniche cose di cui abbiamo veramente bisogno: mandare in galera i ladri e i corrotti e mettere nei posti di responsabilità gente onesta e competente. Non si tratta di fare dell'antipolitica, si tratta di guardare in faccia la realtà.
Tutti sappiamo che gli appalti pubblici sono truccati, che c'è sempre un altissimo margine di spesa che ritorna al committente sotto forma di mazzette o di favori personali, che la frenesia con cui i politici, anche nostrani, si buttano sulle poltrone degli enti pubblici è giustificata solo dalla certezza dei guadagni illeciti che invariabilmente si ottengono da questi incarichi. La passione degli stessi per le grandi opere non ha motivazioni molto diverse.
Nei prossimi mesi assisteremo a disastri di dimensioni impressionamti.
Nessuno si meraviglierà più di tanto, perché tutti sappiamo che tutto ciò è tanto prevedibile quanto inevitabile.
Nascerà da questo disastro qualcosa di nuovo e di migliore?
La simbologia pasquale ci indurrebbe a ben sperare, ma il dolore e la disperazione saranno comunque devastanti.