Uno studio americano conferma che, per le donne incinte che vivono vicino a campi e aziende agricole nei quali vengono utilizzati pesticidi, aumenta di due terzi il rischio di avere un bambino autistico o con ritardo dello sviluppo.
www.greenreport.it ...Lo studio è stato fatto in California, lo stato più agricolo degli Usa, che nel 2010 incassava 38 miliardi dollari in prodotti agricoli e che utilizza circa 200 milioni di libbre di pesticidi ogni anno. Lo studio comprende le famiglie con bambini tra 2 e 5 anni con diagnosi di autismo o ritardo dello sviluppo o con sviluppo normale ed il team di ricerca è stato condotto da Irva Hertz-Picciotto, una ricercatrice del MIND Institute che insegna al Department of Public Health Sciences della UC Davis. La maggioranza dei partecipanti allo studio vivono nella Sacramento Valley, nella Central Valley e nella grande San Francisco Bay Area.
Ad essere sotto accusa sono in particolare gli organofosfati (clorpirifos, acefato e diazinone), soprattutto le applicazioni di clorpirifos durante il secondo trimestre di gravidanza. I piretroidi (esfenvalerato, lambda-cialotrina permetrina, cipermetrina e tau-fluvalinato) sono risultati moderatamente associati all'autismo subito prima del concepimento e nel terzo trimestre. I carbammati (metomil e carbaryl) applicati durante la gravidanza sono stati associati al ritardo dello sviluppo.
La Hertz-Picciotto sottolinea: "Abbiamo visto che ci sono state diverse classi di pesticidi comunemente applicate vicino alle residenze delle madri i cui figli hanno sviluppato autismo o avevano ritardi nelle capacità cognitive o di altro tipo".
Le esposizioni agli insetticidi per chi vive in prossimità di aree agricole può causare problemi, soprattutto durante la gestazione, perché il cervello del feto in via di sviluppo può essere più vulnerabile di quanto lo sia negli adulti. Dato che questi pesticidi sono neurotossici, l'esposizione in utero durante lo sviluppo iniziale può falsare i complessi processi di sviluppo strutturale e neuronico, producendo alterazioni di eccitazione e inibizione dei meccanismi che regolano l'umore, l'apprendimento, le interazioni sociali ed i comportamenti.
"In quel periodo gestazionale precoce dello sviluppo, il cervello sta sviluppando le sinapsi, gli spazi tra i neuroni, nei quali gli impulsi elettrici vengono trasformati in sostanze chimiche neurotrasmittenti, che passano da un neurone all'altro per trasmettere i messaggi. La formazione di queste giunzioni è molto importante e dove questi pesticidi sono in funzione potrebbero avere effetti che interessano la neurotrasmissione", spiega ancora la Hertz-Picciotto.
Facendo due conti a spanne scopriamo che:
- La California (423 970 km²) usa 200 milioni di libbre (1 libbra = 453, 59 grammi) di pesticdi che equivalgono a 91.000 tonnellate di pesticidi.
- Dal rapporto 2013 Istat del 29 ottobre 2013 (Figura 2 e Prospetto 1 pag.2) risulta che l'Italia (301 340 km²) ne usa 64360+26872+24240+18770=135.000 tonnellate, cioè quasi 1 volta e mezza di quanto usa la Califonia su una superficie più piccola di un terzo.
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