Il sindaco non ha alcun potere di concedere a chicchessia la facoltà di usare il fucile in prossimità delle case. Il Prefetto avrebbe dovuto ricordare immediatamente a Tosi quali sono i confini del suo mandato
"Siccome il sindaco ha l'obbligo di tutelare la salute e l'incolumità dei propri cittadini, preparo un'ordinanza perché se il lupo si avvicina alle case gli si possa sparare".
Tosi è intervenuto quando il sindaco di Velo Mario Varalta, dopo aver esposto le ragioni della presentazione di quest'ordine del giorno, ha dato facoltà ai cittadini presenti in aula di poter intervenire prima della votazione finale dei consiglieri per esprimere la proprie opinioni e preoccupazioni.
"Sapete tutti che Verona ha anche un territorio montano con le frazioni di Trezzolano, Cancello e Moruri. Io sono preoccupato per quando arriverà l'inverno", ha esordito Tosi, "non ci saranno più vacche in alpeggio e poca selvaggina nei boschi. Non sono tranquillo per i bambini che al mattino a bordo strada o alla sera al rientro dalla città aspettano lo scuolabus. Penso a un bambino fermo a bordo strada che intravede il lupo o un branco - ha sottolineato il primo cittadino di Verona -: l'istinto è quello di scappare e sarebbe una preda troppo facile e troppo ghiotta per un lupo affamato, dunque per difesa personale si deve essere autorizzati a sparare al lupo in prossimità dei centri abitati".
"Per questo ho dato mandato ai miei uffici", ha spiegato il sindaco Tosi, "di trovare il modo di fare un'ordinanza di tutela dei miei cittadini. Io sono responsabile della loro salute e della loro incolumità e siccome nessuno mi garantisce che il lupo non apprezzi anche questo tipo di prede, autorizzo l'abbattimento degli esemplari che si avvicinano ai centri abitati".
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Qui siamo alla paranoia visionaria, allo stravolgimento della realtà, al terrorismo mediatico. Siamo ai disturbi della personalità. Questo è lavoro per il prof. Vittorino Andreoli.
Questo signore vede torme di lupi sguinzagliati in giro per i paesi e per le contrade a mangiarsi i neonati nelle culle ed i bambini alle fermate del bus. Quest'uomo delira!
In Lessinia ci sono sette lupi - SETTE. Non 150 come nelle Marche, dove da più di 100 anni non si registra alcun attacco da parte dei lupi né a bambini, né ad adulti.
I fucili utilizzati in prossimità delle case sono molto più pericolosi dei lupi, specialmente se caricati con proiettili per bersagli grossi. Tosi queste cose le dovrebbe sapere bene. Se con un pallino "di rimbalzo" si può ferire un compagno di caccia, con un proiettile di quel calibro si rischia di spedire direttamente al Creatore la bambina o la nonna che si vorrebbe difendere dei lupi, veri o immaginari.
Se davvero Tosi è preoccupato della salute dei suoi concittadini, si occupi finalmente della qualità dell'aria di Verona, che risulta essere una delle città più inquinate d'Europa. I medici hanno ripetutamente illustrato sia le cifre dei costi dell'assistenza per malattie delle vie respiratorie sia i numeri dei decessi (reali stavolta, non immaginari).
Il sindaco più paranoico d'Italia ha ancora bisogno di vacanze. Vada in Calabria, dove ha un sacco di amici molto influenti. Si porti magari anche il suo amico Venturi, che di caccia dovrebbe saperne perché di caccia avrebbe dovuto occuparsi in Provincia ed invece si è occupato di altri affari (con rilevanza penale). Si faccia istruire dal suo carissimo amico sui regolamenti regionali, nazionali ed europei in tema di caccia, di protezione degli animali selvatici e di uso delle armi. E si ricordino magari di spedire una cartolina al loro comune amico, che purtroppo non può far loro compagnia, essendo tuttora ristretto ai domiciliari.
Alla storia della fidanzata, ovviamente, non ci crede nessuno.