Il Consiglio Superiore della Sanità sconsiglia la vendita di Cannabis light in base a questa valutazione: "non può essere esclusa la pericolosità"
Perché il Consiglio Superiore della Sanità non propone nessuna misura interdittiva per prodotti classificati come sicuramente "nocivi, tossici, molto tossici, altamente tossici, interferenti endocrini, probabili cancerogeni"?
CANNABISQuesta mattina l'agenzia Ansa ha pubblicato una notizia poi ripresa da tutti i giornali: Il Consiglio Superiore della Sanità sconsiglia la vendita della marijuana leggera perché "non può essere esclusa la pericolosità della cannabis light".
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2018/06/21/consiglio-superiore-sanita-no-a-vendita-cannabis-light_7d538a12-34b6-4eca-88ff-0dca4fc20f11.html
Il 20 giugno scorso il Parlamento del Canada ha approvato la legge che legalizza la marijuana per uso ricreativo a livello nazionale.
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2018/06/20/si-parlamento-del-canada-a-legalizzazione-marijuana_e971712c-9912-4480-99d2-e8cf484b99cf.html
Negli USA la vendita di marijuana a scopo ricreativo è consentita in 8 stati: California (dal 1 gennaio 2018), Alaska, Colorado, Maine (che l'ha legalizzato ma non ha stabilito una data in cui sarà legale venderla e comprarla), Massachusetts (dove si potrà vendere a luglio), Nevada, Oregon e stato di Washington.
CHLORPYRIFOS
Il clorpirifos (CPF) è un insetticida organofosforico di largo impiego in agricoltura e per uso domestico. Oltre ad essere una sostanza particolarmente dannosa a livello ambientale, determinando effetti sui principali gruppi animali, ha un profilo pericoloso anche per l'uomo. Desta quindi preoccupazione la sua diffusione nei cibi ancorchè nei "limiti legali". Ancora più inquietante le limitate frasi di rischio dei prodotti attualmente diffusi quando è stata riconosciuta la sua attività endocrina (Kojima, 2010; Viswanath, 2010) e risulta sospetto mutageno, sospetto allergene respiratorio e sensibilizzante della pelle nella classificazione proposta da ECHA1. Una valutazione obiettiva di questo prodotto rende evidente la necessità di una sua sostituzione.
I ritardi degli Enti europei nel bandire o, come minimo, etichettare opportunamente i prodotti che lo contengono, appare inaccettabile anche perché secondo l'agenzia americana per la protezione ambientale il fitofarmaco avrebbe effetti collaterali gravi ai danni della salute umana, in particolare dei bambini. Infatti determinerebbe ritardo mentale nei bambini esposti di età tra i 2 e i 3 anni, disturbi pervasivi dello sviluppo e deficit d'attenzione in quelli in età scolare e ridotto livello di intelligenza nei bambini in età scolare che sono stati esposti nel grembo materno. E' inoltre noto che l'esposizione cronica agli organofosforici, classe di composti a cui il Chlorpyrifos appartiene, può portare a perdita di memoria, depressione ed insonnia.
1 https://echa.europa.eu/information-on-chemicals/annex-iii-inventory/-/dislist/details/AIII-100.018.969
Qui possiamo leggere la relazione completa su chlorpyrifos a cura di Pietro Massimiliano Bianco, ricercatore ISPRA.
L'impiego del Chlorpyrifos in alcuni casi viene addirittura consigliato dai Servizi fitosanitari provinciali e regionali e dai Consorzi Agrari, che diffondono tramite sms le raccomandazioni sui trattamenti da fare sul campo. I prodotti organofosforici e neonicotinoidi vanno comunque per la maggiore:
"Vite-Tignola: trattare dal 18 al 23 giugno con Luzindo o Avaunt, mantenere turni copertura con Enervin Top o Zemix R WG più brevi possibile. Perotti"
"Olivo-tignola: trattare con Spada 50 WG 150 g/hl+acidificante+Tricopperland 150 g/hl dal 18 al 21 giugno ribattere dopo 10 gg
E' interessante leggere questo documento del Ministero dell'Ambiente sui pesticidi:
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/vari/pan_convegno/miligi_ispo.pdf
Ci si domanda come sia possibile che vengano usati pesi e misure così differenti per prodotti che possono avere effetti irrilevanti oppure pesantissimi sulla nostra salute.
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/vari/pan_convegno/miligi_ispo.pdf
Ci si domanda come sia possibile che vengano usati pesi e misure così differenti per prodotti che possono avere effetti irrilevanti oppure pesantissimi sulla nostra salute.