Il dott. Emilio Cipriani ci spiega quali abitudini e quali cibi sono più adatti per fare prevenzione nella stagione invernale secondo la medicina tradizionale cinese.
L'inverno corrisponde all'apogeo dello yin che identifica il freddo, l'oscurità, l'inerzia. La tradizione cinese dice "l'inverno è il periodo per conservare; l'acqua gela, la terra si screpola, nulla ha più a che vedere con lo Yang. Ci si corica presto, ci si alza più tardi. Bisogna fare tutto seguendo la luce del sole. Bisogna fuggire il freddo e ricercare il caldo non lasciando sfuggire nulla attraverso la pelle. (Suwen 2).Certo la società di oggi non è più quella dei nostri nonni e anche in Cina le cose sono cambiate tuttavia è importante sapere cosa fare per adattarsi ai ritmi della natura, consapevoli che i disastri climatici di oggi sono nostra responsabilità. L'energia climatica dello yin è il freddo che rallenta la circolazione della wei qi (l'energia che protegge l'organismo dagli agenti esterni) ed è quindi più facile ammalarsi. Se il freddo penetra nell'organismo si localizza inizialmente nei tendini e nei muscoli provocando contratture e dolori, ma se scende in profondità (per esempio per una azione congiunta con il vento o con l'umidità) lede le funzioni degli organi interni: nel torace (dolori, tosse), nell'addome. (sintomi digestivi e diarrea), nei reni (lombalgie, edemi e problemi urinari).
La medicina occidentale spiega che il freddo provoca vasocostrizione cutanea che devia il sangue a preservare gli organi interni; i muscoli si contraggono, anche involontariamente, per produrre calore, anche il metabolismo cellulare aumenta per dare calore, è questo il motivo per cui si ha più fame in inverno. La medicina tradizionale cinese pone questa stagione in relazione al movimento Acqua e al suo organo il rene che solo in parte ha funzioni uguali a quelle della medicina occidentale, tanto che ai reni sono collegati l'udito (acufeni), i capelli (che possono risultare secchi e poco brillanti) e i denti (carie). L'acqua secondo i taoisti è il simbolo della saggezza perché si lascia scorrere seguendo l'inclinazione del terreno e raggiunge sempre il suo fine. "debole vince il forte, flessuosa vince il duro; forma gli abissi, riserve di vita e di correnti feconde; cede all'ostacolo perché può aggirarlo; trasparente in profondità, riflette in superficie: l'acqua è prossima alle sorgenti dell'essere" (Tao Te Ching, 43,78).
Dobbiamo approfittare dell'inverno per dormire di più, lo yin si rigenera col sonno dalle 23 alle 3 e non è sbagliato concedersi momenti di riposo e di ozio durante il giorno senza sentirci in colpa. Leggere, ascoltare musica ma anche il silenzio ci aiuteranno ad affrontare lo stress della nostra vita. Anche la medicina occidentale ci ricorda che gli ormoni, che regolano tutti i nostri processi vitali, sono sensibili ai cicli sonno-veglia e buio-luce. L'attività fisica deve diminuire soprattutto col sopraggiungere della sera ma è bene camminare molto, almeno un'ora al giorno nelle ore più calde. Durante l'inverno si sente meno lo stimolo della sete ma è indispensabile sforzarsi di bere almeno 1 litro di acqua a temperatura ambiente e fuori dai pasti. Ottime le tisane che in questa stagione avranno il compito di riscaldare senza essere diaforetiche (cannella, chiodi di garofano, anice, finocchio, timo) L'olio essenziale di pino è appropriato per questa stagione perché riscalda, asciuga e aiuta i reni nel loro lavoro.
Viste le premesse una alimentazione riscaldante e nutriente è fondamentale per mantenersi in salute nella stagione fredda e in caso di nebbia e umidità saranno utili anche cibi aromatici e piccanti.
Lasciamo quindi le salate estive così come il latte e i latticini a cui la dietetica cinese attribuisce una natura fredda, meglio eventualmente di capra o pecora.
Da preferire i cereali come avena, riso, segale, mais, farro, quinoa; le zuppe con verdure e legumi come fagiolo nero, azuki, lenticchie; le carni come manzo, ovini, pollo e selvaggina; pesci triglie, trote, sogliole, gamberi, seppie, polpi, aringhe, persico, ombrine; verdure di stagione prevalentemente cotte: porro, carote, cavoli, broccoli, rape, funghi, carciofi e finocchi; la frutta meglio cotta oppure secca: noci, nocciole, arachidi, pistacchi e semi di zucca e di girasole.
Preferire le cotture yang cioè ad alta temperatura, tempo breve e ambiente secco come cuocere alla griglia, brace, al forno e saltare in padella.
Importante usare sempre erbe aromatiche e spezie che in questa stagione saranno riscaldanti come aglio e cipolla, cannella, chiodo di garofano, noce moscata, zenzero cappero, ginepro prezzemolo e rosmarino.