Una proposta de Il Carpino per un utilizzo intelligente del nostro territorio.
La attuale congiuntura economica ci impone una seria riflessione sul futuro che ci si prospetta davanti.Tutte le analisi economiche ci dicono che siamo di fronte ad una stagnazione economica, che molti settori produttivi (i più vivaci) sono stati dislocati all' estero, che la necessità di una ulteriore razionalizzazione di vari settori comporterà una ulteriore perdita dell' occupazione, che anche il settore edilizio mostra crepe evidenti con grossi quantitativi di invenduto, calo della richiesta, rischio di crollo dei prezzi.
Su cosa puntare per il futuro?
Noi diciamo sul TURISMO.
Abbiamo una città meravigliosa, piena di opere d'arte e di angoli incantevoli, abbiamo un fiume di notevoli dimensioni, abbiamo delle colline per larga parte ancora ben conservate, delle montagne (Baldo e Lessinia) con un paesaggio incantevole ed una flora di primaria importanza, abbiamo il Lago di Garda, che tutta l'Europa ci invidia. Il tutto nel raggio di 30 chilometri..
Con tutte queste risorse a disposizione ci pare che puntare sul turismo, come fondamentale risorsa economica per il futuro della nostra città, sia la cosa più intelligente.
Un turismo di qualità, ma non necessariamente con costi altissimi, un turismo in grado di soddisfare una richiesta molto esigente e molto diversificata, un turismo che può girare tutto l' anno, perché siamo in grado di offrire bagni in estate, sci/alpinismo in inverno, passeggiate meravigliose in primavera e appuntamenti eno-gastronomici di primissimo livello in autunno.
Naturalmente una scelta di questo tipo comporta una serie di conseguenze ineludibili.
Innanzitutto è necessario fin d' ora pensare ad una programmazione del territorio che risponda agli standard europei e alla regolamentazione che la CEE da anni si è data.
PROGRAMMAZIONE DEL TERRITORIO
PARCHI
E' fondamentale la istituzione dei Parchi che, unici, garantiscono una reale salvaguardia dei territori di maggior pregio e valenza ambientale. E' altrettanto importante che le diverse zone deputate a Parco siano collegate fra loro in modo da creare un sistema comunicante, come raccomandato anche dalla normativa europea. Rimandiamo per una presentazione esauriente alla relazione di A. Ballestriero.
All' interno di questi territori devono essere previsti degli interventi che garantiscano un piacevole utilizzo dei parchi: sentieri ben tenuti e segnalati; una cartografia esauriente; il divieto di recinzioni a sbarramento e l' incentivazione alla loro sostituzione con staccionate in legno; un sistema di stazioni di accoglienza, di assistenza, di avvistamento con personale addestrato; un sistema di ristorazione e di alloggio ( piccoli ristoranti, bed & breakfast, piccoli alberghi, vendita diretta dei prodotti agricoli) . Non si tratta di fare grandi investimenti, ma di utilizzare e di far funzionare al meglio le strutture che esistono già.
A questo riguardo vanno evidenziate le enormi opportunità che potrebbero aprirsi per tutto il settore biologico, che è ormai una realtà affermata e consolidata, in grado di offrire un prodotto di eccellenza direttamente all'utenza, sia turistica che stanziale.
TRASPORTO PUBBLICO
Dobbiamo dotare la città di un sistema di trasporto pubblico che permetta a cittadini veronesi e turisti di spostarsi con facilità e sicurezza. Non si potrà attuare una reale riduzione del traffico automobilistico senza questo presupposto. Il centro storico, racchiuso nell' ansa dell' Adige, dovrebbe progressivamente diventare pedonale e ciclabile e un sistema di navette dovrebbe collegarlo a parcheggi collocati all'esterno alle mura cittadine. Inutile dire che una deroga dovrà essere fatta per i residenti e per chi presta i vari servizi.
PISTE CICLABILI
Le piste ciclabili dovrebbero formare una rete che, al pari del trasporto pubblico, copra tutto il
territorio cittadino, dal centro ai quartieri periferici. In particolare un sistema di piste ciclabili
dovrebbe percorrere tutto il territorio previsto a Parco, che, già nella sua progettazione, dovrebbe prevedere dei canali di collegamento fra colline, mura, forti, Adige e quartieri.
LAGO DI GARDA
Nessuno, a parte Legambiente, si preoccupa più del lago. E' di una assoluta evidenza che sarebbe il caso di affrontare seriamente il problema della purezza delle sue acque, occupandosi del sistema fognario, della navigazione dei motoscafi, della limitazione del traffico sulle strade litoranee.
PROGRAMMAZIONE DELL' INFORMAZIONE
Il turista dei nostri giorni apprezza un ambiente ben mantenuto, cerca il meglio dei prodotti enogastronomici, vuole dei prezzi controllati, chiede di poter scegliere fra le diverse offerte e alternative.
Per questo è fondamentale creare un sistema di informazione che sia in grado di raccogliere tutte le offerte che già esistono sul territorio e che sappia portare all' estero presso agenzie e fiere la nostra offerta di turismo.
E' anche necessario approfondire le tematiche e le richieste del mercato turistico, come anche individuare le eventuali lacune, se vogliamo passare da un turismo "mordi e fuggi" a un turismo di più lunga permanenza.
In parole povere si dovrebbe arrivare ad offrire dei "pacchetti" in cui siano presenti tutti i nostri ingredienti secondo le diverse fasce di costi.
Risulta necessario un coordinamento dei vari enti che si occupano di turismo a tutti i livelli (Comune, Provincia, Regione, Parchi, Comunità Montana).
Una famiglia svedese dovrebbe sapere che può scegliere fra una visita alla casa romana in Valdonega, un giro in funivia sul Baldo, una cena a Brenzone, una camminata in Vaio Borago, una visita ad un museo, una serata all' Arena, un convegno su Dante, un concerto al Filarmonico o una escursione a cavallo. Dovrebbe trovare tutte queste possibilità indicate chiaramente con prezzi e modalità di prenotazione.
All' inizio dell' anno tutte queste informazioni, dovrebbero sciamare per tutto il mondo attraverso gli appositi canali.
E' anche chiaro che va fatta una seria riflessione sui prezzi e che va fatta una programmazione seria
alla quale tutti gli operatori dovrebbero attenersi.
Fino ad oggi è prevalsa la logica della divisione e della contrapposizione: gli operatori del Lago contro quelli della Lessinia, gli operatori del centro che preferiscono ignorare quelli della collina.
Bisogna invertire questa logica e capire che è arrivato il momento di fare sistema. Tutti gli operatori avranno maggiori possibilità di sopravvivere e di crescere se sapranno collegarsi e proporsi come un unico sistema, in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta.
CONCLUSIONI
Un turismo così concepito ha forti possibilità di espansione a patto che sappia guardare in avanti e sappia orientare le scelte di programmazione del territorio in direzione di salvaguardia, di valorizzazione, invece che di speculazione e di consumo del territorio.
Inutile dire che una città in cui il livello di inquinamento è ai massimi livelli europei, in cui non si fa niente per passare dal mezzo privato al mezzo pubblico, in cui si vuole aumentare un traffico già esagerato, in cui i bus offrono un servizio saltuario e scadente, in cui la bicicletta è vista come nemico, non è molto attraente per la nostra famiglia svedese, che arriva in aereo e si aspetta di trovare una accoglienza e dei servizi equivalenti a quelli che trova in tutte le città europee.
Se i nostri politici e gli operatori del settore sapranno riconoscere le potenzialità e la ricchezza del nostro territorio, si apriranno per tutti nuove grandi opportunità.