Le macerie della scuola materna non seppelliscono solo l'informazione veronese, ma anche l'amor proprio delle maestre.
Sarà che ancora mi tormenta la morte di Vito Scafidi, un nostro figlio consegnato alla scuola di Rivoli, e ritornato morto per un controsoffitto. Sarà che questa morte di un ragazzo nel fiore degli anni la sento come la morte procurata da un paese che fa acqua da tutte le parti. Sarà quel che volete, ma la vicenda della scuola materna lesa da crolli mi fa inorridire.Mi fa inorridire come l'Arena riesca a non raccontarla, con versioni diverse e discordanti accostate nel paginone. Questo è un modo classico per ingenerare confusione, per creare disinformazione.
Vergogna, diciamoglielo a questi che ormai fanno solo servaggio! Paradossalmente, emerge bene il cinismo del sindaco, che quando vuole minimizza: cinque cretini per Tommasoli, quattro disgraziati per l'occhio leso di Francesca Ambrosi, e adesso un pannello, uno solo. Come se ci volessero grandi numeri per far male! Ma già, si sa, a lui vien comodo contare le pisciate dei barboni, per quelle ci ha il naso fino.
Ma, ma... Ma quelle che mi mettono veramente a disagio sono le maestre, per lo meno quelle che rilasciano dichiarazioni alla medesima Arena. Anche loro minimizzano, pur essendo vissute e vivendo in un asilo trincea, transennato.
E questo gli viene da descriverlo come normale! Peggio, la peggio cosa di tutte: aggiungono che ogni giorno controllavano le infiltrazioni d'acqua. Mica se c'era la carta igienica o il banco pulito, ma, avete sentito, le infiltrazioni d'acqua. Come se queste fossero cose controllabili da occhi ingenui, non professionali. L'acqua, si sa, s'infila dappertutto e si nasconde.
Ma si rendono conto di quello che dicono? L'hanno fatto di loro spontanea volontà, gli è stato chiesto, oppure l'hanno fatto per disperazione, non ricevendo ciò che gli spetta di diritto, a loro e ai bimbi: un luogo sano, a norma.
Davvero vi chiedo di fare arrivare un cenno di critica a questa persone, che non so se ammalate di servilismo, di paura, di irresponsabilità, o di tutto insieme.