La notizia della fucilazione dell'aquila è stata data venerdì scorso da L'Adige. Sul Bugiardello neanche una riga, forse per non adombrare una categoria che è rappresentata dal sindaco di Verona. Chi ha sparato è figlio della incultura, della ignoranza e della arroganza che hanno ormai preso il controllo del nostro territorio. Padroni di distruggere tutto!
L'Adige, 17.06.2011
Da qualche anno girava maestosa sopra i crinali del Monte Baldo, e l'anno scorso si era accoppiata dando alla luce due splendidi aquilotti. Ma la maestosa aquila è stata uccisa, impallinata da un cacciatore. La notizia è di qualche giorni fa, quando la carcassa del maestoso rapace sarebbe stata ritrovata nei pressi del rifugio Novezzina di Ferrara del Monte Baldo, sul versante veronese. Chi l'ha trovata, crivellata di pallini da caccia, l'ha però sepolta sul posto. Ma pochi giorni dopo, probabilmente per causa di una volpe, è stata nuovamente dissoterrata, e poi nuovamente ritrovata e gettata in un bidone dei rifiuti.
La notizia però non è passata inosservata e si è rapidamente diffusa fino ad arrivare alle orecchie della Guardia Forestale della locale stazione, che si è attivata per le prime indagini. L'aquila, che alcuni appassionati avevano soprannominato "Vittoria", era un esemplare adulto, aveva passato i vent'anni (le aquile reali vivono in media 35 anni). Insieme al suo compagno l'anno scorso aveva covato due uova, che avevano liberato nei cieli un altro maschio ed una femmina, che si sono poi allontanati dall'areale dei genitori, che va tra il Baldo, lo Zugna, il Bondone e il Pasubio. Dove fosse il nido, nessuno lo ha mai saputo anche perchè i pochi appassionati che avevano potuto osservarlo (fra cui l'ambientalista Andrea Frapporti del Pan, che per mesi ha filmato le aquile del Baldo da mezzo chilometro di distanza e ne aveva ricavato un fantastico documentario) si sono sempre guardati da svelare dove fosse, proprio per timore di qualche gesto sconsiderato che purtroppo si è verificato. Chi è stato ad uccidere Vittoria? Questo dovrà stabilirlo la Forestale veronese. Di certo, nei resti ritrovati nel cassonetto, ci sono evidenti segni di ferita da arma da fuoco e pallini: un cacciatore o un bracconiere, quindi, non avrebbe resistito alla tentazione di sparare.
Averardo Amadio rilancia una proposta di legge che il WWF sta tentando di far votare dal 1975:
"L'ente di cui si parla da più di 40 anni è il Parco del Baldo, il cui primo progetto è stato studiato e presentato nel 1975 dal WWF alla Regione del Veneto, che lo approvò e FINANZIO'. Cambiata l'Amministrazione regionale, seguirono altri due progetti, uno di iniziativa popolare ed uno della Comunità montana. Al momento i 3 progetti dormono in Regione, che al momento non ha nessuna intenzione di istituire nuovi parchi.
Però ci sarebbe un'altra via. Quella che vede come promotori I SINDACI. Ho parlato di persona con tutti i sindaci del Baldo e col Presidente della soppressa Comunità 2 anni fa (l'ultima volta).
Un coro di "si, però" è stata la risposta unanime.
OCCORRE CONVINCERE ALMENO 5 SINDACI, disposti a presentare una proposta di legge regionale.
Al momento forse vale di più la pena di cercare di unire le riserve regionali del Baldo, in un corpo solo. Sarebbe già un passo avanti. E se abbiamo, prima coraggio, e poi forza, per muoverci, non c'è che da riprendere il cammino, cercando in via propedeutica l'appoggio di: pro loco, scuole, parrocchie, associazioni, comitati, aziende (agricole specialmente),istituzioni veronesi, Università, Provincia, Accademia, Soprintendenza, stampa locale, stampa nazionale, i principali giornali austriaci, bavaresi, svizzeri.
Coraggio, riprendiamo in mano questa saggia proposta.
Averardo Amadio