L'ultimo episodio della lunga serie inizia martedì 6 marzo, anche se gli antefatti risalgono agli anni scorsi con il noto episodio dell'agosto 2010.
Verso le 15.30 del 6 marzo si poteva scorgere da S. Benedetto una colonna di fumo salire dalla scarpata dietro la ferrovia. Nei pressi dell'ex Villa Consolaro, dove tra l'altro stanno eseguendo lo sfalcio dei prati, era possibile vedere le fiamme provenire dal canneto nel settore nord-orientale.
L'incendio, quasi sicuramente di origine dolosa, ha camminato abbastanza velocemente in direzione est bruciando canneti, erbe ed arbusti, meno colpite le piante arboree e la fascia di canneto strettamente a contatto con l'acqua.
Da un'ispezione più vicina, l'incendio non è stato appiccato in realtà solo alla costa nord, dove il Comune di Peschiera avrebbe intenzione di costruire un percorso per la fruizione da parte del pubblico, ma anche all'interno del canneto situato nella parte nord che è stato percorso dal fuoco almeno all'80%.
Era la zona più incontaminata e ricca di biodiversità.
E' andata in cenere la vegetazione palustre costituita da canneti e cariceti e le piantumazioni di Ontano, Frassino, Farnia realizzate dalla Provincia negli anni scorsi.
Nello stesso giorno l'Immobiliare ex Consolaro, come detto sopra, azzerava la vegetazione assieme alla rinnovazione arborea e arbustiva anche lungo le rive di sua proprietà (dove peraltro gli era stato interdetto). Ora la zona assomiglia, più che ad un ambiente naturale, ad un campo da golf.
Avvenimenti casuali?
Ieri venerdì 09/03 nel primo pomeriggio è stato segnalato un nuovo incendio al Frassino sulla sponda opposta a quella dove si stanno svolgendo i lavori all'ex villa Consolaro (sponda ovest).
In loco sono arrivati Vigili del fuoco, Guardie Provinciali e Vigili Urbani.
Gli organi di stampa (L'Arena) sono rimasti, come le anatre che popolano il laghetto, completamente muti.
Stanno distruggendo il Lago del Frassino?
Come fanno notare gli esponenti ambientalisti, quello che è certo si stanno facendo interventi opposti a quelli che si dovrebbero fare e che la Provincia aveva iniziato.
Il posto è un luogo troppo importante per la biodiversità della nostra provincia: il Frassino deve diventare il luogo simbolo su cui concentrare le forze di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della natura.
Il Laghetto del Frassino è un laghetto morenico di rara bellezza e di forte interesse naturalistico, protetto dalla normativa europea sia come SIC (Sito di Interesse Comunitario) che come ZPS (Zona di protezione speciale), ciononostante stiamo assistendo alla sua progressiva distruzione.
Siamo ormai in pieno far west ambientale e i banditi possono operare indisturbati: non esiste nè la legge nè che la faccia rispettare. O meglio, la legge ci sarebbe, ma le autorità se la mettono sotto ai tacchi e preferiscono coprire gli interessi di chi procura loro voti e finanziamenti.
Il laghetto prima dell'incendio e dopo l'incendio.