Poeta molto apprezzato da Montale, traduttore di greci antichi e di francesi moderni, Camillo Sbarbaro viene escluso nel 1927 dall'insegnamento per essersi rifiutato di aderire al partito fascista. Ha così modo di dedicarsi alla botanica, divenendo uno dei massimi esperti di licheni, tanto che, delle 127 nuove specie da lui descritte, una ventina portano il suo nome.

I Licheni sono un esempio di simbiosi tra un'alga (quasi sempre Clorofita) e un fungo (quasi sempre Ascomicete), non sono in grado di trattenere l'acqua e quindi si trovano frequentemente in una situazione di vita latente, detta anidrobiosi: ciò spiega il loro lentissimo ritmo di accrescimento e la loro stupefacente longevità, che può durare secoli. Sui muri si insediano per primi i Licheni di aspetto crostoso, sui quali, in seguito, crescono i Licheni di aspetto foglioso, che li sostituiscono.  Nonostante la loro longevità, i Licheni sono sensibili agli inquinanti atmosferici – in particolare all'anidride solforosa – per cui sui muri urbani o prossimi a strade molto trafficate si riducono considerevolmente, fino a scomparire del tutto. Grazie a questa specifica sensibilità, possono essere utilizzati come bioindicatori della qualità dell'aria: in altri termini, l'assenza di Licheni può segnalare elevati livelli di inquinamento atmosferico.

Antonio Sarzo - La flora dei muretti del Trentino - ed. Curcu e Genovese

Il lichene prospera dalla regione delle nubi agli scogli spruzzati del mare. Scala le vette dove nessun altro vegetale attecchisce. Non lo scoraggia il deserto, non lo sfratta il ghiacciaio, non i tropici o il circolo polare. Sfida il buio della caverna e s'arrischia nel cratere del vulcano. Teme solo la vicinanza dell'uomo.

Per questa sua misantropia, la città è la sola barriera che lo arresta. Se la varca, o va a respirare in cima ai campanili o, con la salute, ci rimette i connotati.

Il lichene urbano è sterile, tetro, asfittico. Il fiato umano lo inquina. A Roma, per trovare un lichene riconoscibile, bisogna salire sulla cupola di San Pietro.

Mette casa ovunque; ma, nella scelta del domicilio, ogni specie ha le sue preferenze. I più dei licheni abitano il legno o il sasso. Ma, tra i primi, chi abita l'ulivo, chi il cipresso, chi il pino. Dello stesso albero, poi, chi abita le foglie, chi la corteccia, chi il legno. Né mancano i licheni delle staccionate, dei travi, dei pali telegrafici; dei culmi, delle siepi, dei muschi…

Lo stesso, per i licheni sassicoli. Quale sceglie a domicilio il calcare e quale lo fugge al punto da non tollerarne la presenza nella composizione della pietra.

Perché il lichene attacca le pietre più dure; con acidi di sua privativa, le disgrega, le buca per mettere i suoi semi al riparo dei venti. Si incontrano sulle Alpi lastroni, dal passaggio d'una Verrucaria bucherellati come crivelli. Altri vivono sulla nuda terra. Altri campano sulla sabbia: si arrotolano, si appallottolano. Sono i dèracinès dei licheni, i licheni senza fissa dimora.

Per dimensioni ci sono licheni come placche – che un uomo non abbraccia; come refe, che dipanati, raggiungerebbero il chilometro; come alberi – che arrivano all'anca. E ne abbondano di minuscoli. Ne esistono di così esigui che solo la lente li rivela.

Pare fatto, in tutto o in parte, delle sostanze più disparate: d'amido e di farina; di lana e di porpora; d'oro, zolfo, ceralacca; di spugna, sughero, antracite; di pergamena, di guttaperca.

Il lichene è il più policromo dei vegetali. La sua gamma va dal bianco latte al buio stigio, attinge a tutti gli acuti, attraverso una orchestrazione di toni e di sfumature da dar fondo al più ricco repertorio coloristico.

Solamente nel limbo dei neri, distingue un nero Africano (maurus), un nero Pipistrello (verpestilio), un nero Corvo (coracinus), un nero Fumo (infumatus), un nero Lutto ( pullatus), un nero Torrefatto (torridus), un nero Bruciato (deustus), un nero Antracite (anthracinus), un nero Fuliggine (fuligineus), un nero Tenebra (tenebricus), un nero Inferno (stygius)…

Il lichene è un enigma. Quando di lui si è detto che appartiene al mondo vegetale, si è detto tutto ciò che di certo sul suo conto si sa. Empiricamente, sono licheni tutte le macchie che si notano su pietre e tronchi e che si fanno più frequenti più ci si allontana  dalla cinta daziaria.

Questo testo è tratto da:

L'OPERA IN VERSI E IN PROSA

di Camillo Sbarbaro

Garzanti Editore

Contenuti correlati

Falsi come Giuda
Falsi come Giuda Zaia scarica sul governo la responsabilità dell'aumento dell'Irpef, Tosi attacca Zaia per aver fatto esattamente ciò che lui aveva proposto di fare. La Pedemont... 2122 views dartagnan
Le Ville Venete della Valpolicella sono con Gabriele Fedrigo
Le Ville Venete della Valpolicella sono con Gabriele Fedrigo Il sasso sta muovendo una frana. Su numerose ville venete della Valpolicella stanno comparendo le stesse scritte che Fedrigo ha appeso alle finestre della sua c... 1323 views Mario Spezia
Un negro e un terrone portano l'Italia in finale.
Un negro e un terrone portano l'Italia in finale. Dopo vent'anni di odio razziale coltivato giorno dopo giorno addebitando ai meridionali e agli extracomunitari tutte le cose peggiori immaginabili, di colpo, un... 1613 views Mario Spezia
Il gioco delle tre carte
Il gioco delle tre carte Federalismo, riduzione delle Province, eliminazione delle comunità montane, liquidazione di Equitalia, sostituzione di sigle dei partiti, un vorticoso giro di c... 2057 views Mario Spezia
"Addio XP: non verseremo una lacrima"
"Addio XP: non verseremo una lacrima" L'Officina S3, associazione che dal 2007 si occupa di rigenerare vecchi PC per scopi benefici, organizza il funerale di Windows XP, un incontro informativo con ... 1391 views loretta
Caro Pasetto, pensaci bene.
Caro Pasetto, pensaci bene. Il consigliere comunale della Lista Tosi Giorgio Pasetto ha presentato in Consiglio una mozione volta alla promozione turistica dei siti archeologici situati in... 2268 views Mario Spezia
Fra i due litiganti
Fra i due litiganti Fra Salvini e Tosi è duello all'ultimo sangue e non può essere che così, visto che entrambi mirano ad una cosa che non si può spartire: il potere.Salvini la but... 1667 views dartagnan
L'Arsenale è proprietà di tutti i Veronesi
L'Arsenale è proprietà di tutti i Veronesi Firma la PETIZIONE proposta dal Comitato per l´Arsenale. I firmatari chiedono di destinare fin da subito i dodici milioni di euro già disponibili ad interventi ... 1694 views Mario Spezia