Il popolo del nord sta voltando le spalle alla Lega. La concessione di fiducia è arrivata a scadenza e i risultati sono stati pessimi. La qualità dei servizi ai cittadini non è mai stata così scadente e la gente è delusa. Tre casi emblematici.
In Via Volte MasoDella Casetta in Canadà abbiamo già parlato: /it/notizie/2011-tutto-regola.html
I lavori sono continuati nonostante tutto e più si è allargata la casa, più si è ristretta la strada, secondo una nota legge di compensazione. Tutti i vicini sono convinti che la strada prima dell'inizio dei lavori fosse più larga, ma il direttore dell'ULSS 22 in quota alla Lega è sicuro che "le carte sono a posto".
Ci vorrebbe!
Resta il fatto che prima della costruzione della villetta non c'era nessun muretto ed il terreno digradava dolcemente. Ora c'è un muretto a filo dell'asfalto che dal piano casa sale su fino al bordo della strada creando un salto di alcuni metri. Le leggi sulla sicurezza stradale sono molto poco precise, ma il principio di prevenzione del rischio è piuttosto chiaro. "Dove c'è un pericolo, ci deve essere una protezione adeguata". Il Direttore lo conosce bene perchè il servizio che lui dirige lo applica quotidianamente. Nel nostro caso c'è un muretto di sassi alto 20 cm con una rete metallica normalissima. Di più non ci stà.
"E se per qualche motivo un veicolo finisce sotto?"
"Mi paga i danni" risponde il Direttore della Lega.
In città
La programmazione urbanistica di Verona funziona come un caravanserraglio dove niente rimane fermo per un giorno intero. I grattacieli salgono e scendono più velocemente degli ascensori, i musei cambiano sede tutte le settimane, il traforo è diventato un buco nero che sta inghiottendo ad una ad una tutte le "imprese promotrici", il progetto della tramvia si è perso nel labirinto delle infinite variazioni.
In compenso le poche automobili ancora in circolazione sono costrette a fare lo slalon fra i crateri che hanno sostituito il nastro di asfalto.
Eppure non più tardi di oggi è apparso sui giornali locali l'ennesimo annuncio di inizio dei lavori alle ex Cartiere. Non che ci si faccia ormai tanto caso. E' un po' come la storia del lupo.
Sorprende che i nostri amministratori approvino e sostengano un progetto "con una galleria di negozi, ristoranti, bar, palestre e centri fitness, sale giochi e un cinema multisala" che entreranno inevitabilmente in concorrenza con il sistema di negozi-bar-ristoranti del centro storico, che già sta vacillando sotto i colpi della crisi.
In tutto il mondo si costruiscono dei finti centri storici per attrarre turisti ed acquirenti.
Noi, che abbiamo uno splendido centro storico, lo mandiamo in rovina.
In provincia
L'assessore alla caccia (dell'ambiente non si è mai occupato) Venturi si riempie la bocca con dichiarazioni altisonanti: si preoccupa della "connotazione ecologica", "dell'educazione alla tutela ambientale", ci assicura che "manteniamo altissima la qualità del lago", ma poi ogni volta che passa dalle parole ai fatti, si mette dalla parte sbagliata: sul cementificio di Fumane, sulla caccia, sulla raccolta differenziata, su Ca' del Bue, sul filobus.
Alcune perle:
"Anche le quantità di diossina (emmesse dal cementificio ndr), in base ai dati trasmessi da Arpav, sono molto basse e non dovrebbero esserci pericoli, tutte le industrie producono diossine."
"Capite che i termovalorizzatori sono pochi e non sono sufficienti, pertanto forse qualche rifiuto dovrà andare all'estero".
"La caccia al cinghiale deve trasformarsi anche da noi, come in altre regioni, in opportunità per il turismo venatorio".
Sembra che il tempo della fede cieca sia finito e che il "selvatico padano" stia uscendo dal lungo letargo.
Ormai non si riesce più a trovare neppure uno di quei leghisti sfegatati che presidiavano tutti i Bar Centrale della provincia.
Gli ultimi aficionados della stella a sei punte li butta fuori dalla Lega direttamente il segretario regionale con regolari ondate di espulsioni/epurazioni.
I risultati alle ultime elezioni ammistrative parlano chiaro: una Caporetto.
Via Volte Maso prima e dopo i lavori