Dalla nostra corrispondente in Rajasthan. La belllezza e il degrado di un paese molto diverso dal nostro per storia e per cultura, eppure ....

Sveglia molto presto per visitare il Forte di buon'ora... Colazione in terrazza molto familiare, c'è anche la nutella... Ma con i precedenti problemi di stomaco non sono invogliata.. Fa già molto caldo; ci avviamo verso il palazzo e siamo gli unici visitatori. Ci armiamo di bastoni per le scimmie e fatti i biglietti - in India il costo maggiore non è l' ingresso, ma la macchina fotografica - iniziamo a salire. E' una salita difficile, irta, aggravata dal caldo. Visitiamo il palazzo, dove un ragazzo di nome Jessi si propone come guida e ci apre stanze con pitture ormai quasi fatiscenti, ma che comunque ci consentono di cogliere quale lusso e ricchezza dovevano esserci qualche secolo fa... Il Maharaja non ha soldi per ristrutturare il palazzo, è vecchio e i suoi eredi si disinteressano al restauro. Tutto questo attribuisce al posto una melanconia quasi struggente che ci gustiamo pienamente. Accettiamo la sua richiesta di salire al Forte, ma la salita è veramente ripida. Fatichiamo, e, passato un caseggiato dove battendo il bastone sul terreno allontaniamo numerose scimmie, raggiungiamo la sommità, dove si erge il Forte preceduto dalle piscine reali, ovviamente distinte nella loro destinazione per uomini e donne, deturpate da rifiuti lasciati dai turisti indiani, che non si curano per una educazione e un senso civico per noi incomprensibile, di riporre bottiglie di plastica e lattine dentro le loro borse, ma le lasciano ovunque.

Anche per la ns. giovane guida il peggior turista è l'indiano, che, ignorando la ricchezza del suo patrimonio storico e culturale, sfregia dipinti e segna il suo passaggio con ogni possibile rifiuto della società consumistica. Chiediamo spiegazioni di un simile comportamento, ma riceviamo risposte vaghe e incomprensibili, come lo è la costruzione di una torre per le comunicazioni radio eretta proprio a ridosso del forte, che ferisce mortalmente un panorama di unica bellezza. Il degrado ha ormai inesorabilmente segnato il luogo e ci chiediamo se mai i Rajput, gli antichi guerrieri del Rajasthan, avrebbero mai pensato a un simile e triste destino per le loro magnifiche opere. Un luogo che trasuda storia, che regala emozioni e sensazioni uniche. . . punteggiato da panorami mazzafiato viene oltraggiato da una popolazione che non riesce a capire che senza la difesa del passato, può esserci solo un futuro incerto e insignificante. L'India è una nazione "working in progress", enorme, sovrappopolata, con una popolazione giovane legata più agli stereotipi di Bollywood che alla fierezza e alla dignità del suo passato, una popolazione per la quale ogni eccesso, ogni contraddizione costituisce la quotidianità, la normalità. Ci incamminiamo per la ripida discesa pensando alla singolarità di un luogo che ci vede ospiti unici, cercando di preservare quella magica sensazione di aver conservato nelle ns menti quello che un tempo era un grande impero. Deve essere per l' atmosfera che ricevo la prima sorpresa: un cuore in turchese che mi rende felice, che mi fa sentire la Maharani del Maharaja. Sostiamo per rinfrescarci con una bibita dissetante e scopriamo che il proprietario, uomo di profonda fede, è un miniaturista e ci mostra le sue opere, frutto di passione, impegno, costanza e fantasia. Lo ricompensiamo come merita e lui grato, benedice il ns denaro. Dopo la foto di rito, ritorniamo all'haveli per recuperare i bagagli e per fare una doccia veloce.

Stanchi ma sereni, riprendiamo il ns cammino per Jaipur, distante 5h di una strada per lunghi tratti in costruzione, piena di deviazioni, di traffico, di animali, di gente, di trattori e di carri. Una strada noiosa che ci porta alla sonnolenza e al silenzio. La ns fatica è ricompensata dal Samodi Haveli, dove ci attende una stanza che trasuda grandezza, maestosità, ricchezza, storia e che fa di noi, non dei turisti, ma dei dignitari dell'impero Moghul. Rimaniamo stupefatti da una simile location, ce la gustiamo e ci concediamo per la prima volta nel ns vagabondare nel mondo, un bagno in piscina. Ma il mondo è piccolo e i romani sono tanti, e quindi anche qui, a 15.000 km da casa, ce li troviamo tra i piedi. Evitiamo ogni convenevole, parliamo solo inglese e dopo la nuotatina ce ne torniamo nel nostro appartamento reale. Ci concediamo un aperitivo con vino indiano, un moscato secco, che Madan, il ns bravo driver ci ha acquistato su ns richiesta, sul terrazzino godendoci il calar del sole con sottofondo Ottmar Liebert. Ceniamo a lume di candela nel giardino in una atmosfera magica con le note di un musicista locale e con piatti assolutamente insignificanti e cari.

 

Contenuti correlati

Verona come Roma
Verona come Roma Le immondizie stanno invadendo le strade di Verona e provincia.AMIA e SERIT, le aziende veronesi addette alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti, non hann... 2614 views Mario Spezia
Giovani viticoltori della Valpolicella contro i veleni
Giovani viticoltori della Valpolicella contro i veleni La presa di posizione dei giovani soci della cantina sociale di Negrar contro l'uso di due prodotti cancerogeni normalmente usati dai nostri viticoltori: Clorpi... 1734 views redazione
WhatsApp registra le telefonate
WhatsApp registra le telefonate Uno studio della Repubblica Ceca rileva un traffico anomalo di informazioni dai dispositivi Android ai server della app durante le chiamate telefoniche. Un cons... 3384 views Michele Bottari
Pentesilea
Pentesilea Dopo quarant'anni, le parole di Calvino risuonano quasi profetiche nel descrivere una città infinita che sembra la pianura padana d'oggi. Una città che sembra n... 2812 views italo_calvino
La Disneyland dell'amore
La Disneyland dell'amore Secondo il Daily Mail, Verona sarebbe poco più che una macchinetta per pelare i piccioncini stranieri. Sindaco e notabili non ci stanno. L'opinione di Italia No... 1586 views Michele Bottari
Il giardino da gustare
Il giardino da gustare Un corso tenuto per imparare a costruire un giardino non solo bello da vedere ma anche ricco di frutti da gustare dal 2 al 23 Marzo 2013 a Villa La Valverde - M... 1532 views alberto_ballestriero
Lago del Frassino: da SIC-ZPS a polo turistico-alberghiero
Lago del Frassino: da SIC-ZPS a polo turistico-alberghiero L'assalto congiunto dei privati e del Comune di Peschiera sta devastando giorno dopo giorno gli habitat e le specie protette presenti sulle rive del laghetto de... 3400 views Mario Spezia
Pericoli pubblici: Elon Musk
Pericoli pubblici: Elon Musk Genio o pirla? Non importa: il tycoon sudafricano sta per spazzare via l'unica categoria di lavoratori ancora al riparo da globalizzazione e tecnologia. Va ferm... 14940 views Michele Bottari