Si presenta con questo titolo l'ultimo numero di IL CACCIATORE ITALIANO, organo ufficiale di Federcaccia. L'intera pubblicazione tenta, malamente, di accreditare i cacciatori come "veri ambientalisti". Peccato che l'Europa abbia ripetutamente emesso provvedimenti d'infrazione contro l'Italia per la caccia illegale alle specie protette.
Andiamo per enunciati fedelmente riprodotti dall'opuscolo di Federcaccia:- E' cambiata la legge sulla caccia 157 del '92. Con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale sono vigenti le modifiche apportate alla legge sulla caccia. Viene modificata l'attività di catttura ai fini di richiamo, l'utilizzo di armi e fucili, i divieti. Si va verso una generale liberalizzazione.
- Nella 47° assemblea nazionale di Federcaccia il presidente Dall'Olio ha rivolto un pubblico ringraziamento al capogruppo PD Luigi Zanda, a Luciano Rossi, al presidente del Consiglio Matteo Renzi e agli altri senatori per l'attenzione dimostrata alla caccia nonché all'importanza anche dal punto di vista economico che questa riveste.
- I buoni sarebbero Legambiente e Arcicaccia, che hanno sottoscritto un accordo di collaborazione con Federcaccia. I cattivi sono la LIPU e le altre associazioni ambientaliste che da sempre combattono una dura lotta contro le pratiche illegali dei cacciatori, spesso protetti da leggi ad hoc approvate a tempo di record dalle Regioni, soprattutto Veneto e Lombardia, ma anche Puglia, Toscana, Lazio e Liguria.
- Dialogo costruttivo tra Face e Birdlife in Europa, al contrario di quanto avviene in Italia fra le associazioni venatorie e la rappresentante di Birdlife, ovvero la Lipu, chiusa (fortunatamente) a qualsiasi confronto ed apertamente abolizionista. (Sembrano sfuggire ai cacciatori le motivazioni reali di questo diverso atteggiamento, poi citate di sfuggita a fine articolo dal presidente Dall'Olio).
- Antonio Morabito, responsabile nazionale fauna di Legambiente, ha sottolineato che la caccia non è tra le principali minacce per l'ambiente e che cacciatori e ambientalisti hanno la responsabilità di guidare il cambiamento per la tutela del patrimonio comune da consegnare alle future generazioni.
- Secondo i cacciatori a minacciare la biodiversità sarebbero il consumo di suolo, le infrastrutture viarie, l'urbanizzazione, le modalità agricole e forestali monocolturali intensive, meccanizzate, con eccessivo utilizzo di chimica e non attente all'ambiente!!!
- Per sviluppare la ruralità e mantenerla in equilibrio la caccia è indispensabile.
- I cacciatori vorrebbero in sostanza far passare il principio che la caccia, operando una selezione sui selvatici, di fatto rappresenta un importante fattore di salvaguardia e di preservazione della biodiversità. Sembra che Legambiente e Arcicaccia, siano disposte ad avvalorare questo principio.
- Federcaccia propone la realizzazione di una filiera della carne di selvaggina, dove la caccia è "fornitrice" di un alimento sano e naturale, sempre più richiesto da una larga fetta della società sensibile a questi temi, favorendo anche nuove opportunità di lavoro.
Lo stesso Dall'Olio ammette che: "La distanza tra il nostro paese e il resto dell'Europa è tanta. Quando è stata scritta la 157 (legge sulla caccia, ora modificata) la direttiva Uccelli era già in vigore, ma non ne abbiamo tenuto conto. E le conseguenze le conosciamo (provvedimenti di infrazione). Stessa cosa con le deroghe, le cui regole sono state per anni ignorate, così come sono stati ignorati i richiami crescenti provenienti dalla comunità Europea. Non è che così facendo si sia arrestata l'emorragia dei cacciatori"
Conclude mettendo in guardia i soci di Federcaccia: "Un altro rischio viene dalla riapertura in senso restrittivo della direttiva "Armi" che colpirebbe inevitabilmente i cacciatori. Su questo dobbiamo lavorare insieme, per creare quella rete di rapporti e di lobby che finora questo paese non ha saputo esprimere"!!!
NB in corsivo note della redazione.
NB L'opuscolo Il Cacciatore contiene 30 pagine (su 98) di pubblicità di armi, proiettili, accessori per armi.