La biodiversità del globo è scesa sotto il "livello di guardia" a causa della distruzione degli habitat per il loro sfruttamento agricolo con conseguenze potenzialmente disastrose per gli equilibri ambientali e per l'uomo.
La biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera. La Convention on Biological Diversity (CBD), definita nelle sue linee guida nel corso dell'Earth Summit del 1992 a Rio de Janeiro, definisce la biodiversità come la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, evidenziando che essa include la diversità a livello genetico, specifico ed ecosistemico.www.isprambiente.gov.it ...
A lanciare l'allarme è uno studio guidato da ricercatori londinesi secondo il quale per oltre la metà della superficie terrestre, che ospita più del 70% della popolazione mondiale, il livello di perdita di biodiversità è talmente diminuito da minare la capacità degli ecosistemi di supportare nel futuro le stesse vite umane.
Lo studio, pubblicato su Science e condotto dallo University College London, afferma che il nostro pianeta sta perdendo talmente tante specie che a rischio potrebbe esserci la stessa sopravvivenza dell'uomo.
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A rischio la sopravvivenza dell'uomo - Secondo i ricercatori, il nostro pianeta sta perdendo talmente tante specie animali e vegetali che a rischio potrebbe esserci la stessa sopravvivenza dell'uomo. La distruzione degli habitat naturali ha infatti ridotto la varietà di piante e animali esistenti al punto che fenomeni naturali - come l'impollinazione, la decomposizione dei rifiuti, la regolazione del ciclo globale del carbonio - potrebbero non essere più in grado di funzionare correttamente, con rischi in particolare per l'agricoltura.
La minaccia dell'agricoltura intensiva - La piaga più grave è quella dell'agricoltura intensiva. Sono oltre 240 le colture nel mondo, tra cui quelle di moltissimi frutti, che per sopravvivere hanno bisogno di impollinatori come api e farfalle, le cui popolazioni sono state notevolemente decimate negli ultimi anni. Tundra e foreste boreali sono le aree meno colpite, al contrario delle praterie, dove si concentra la maggior parte dell'industria agricola.
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Il suolo è una risorsa naturale limitata, insostituibile e non rinnovabile, preziosa e importante poichè svolge servizi ecosistemici indispensabili non solo all'uomo, ma anche alla vita sulla Terra. Infatti, la sua biodiversità partecipa alla salvaguardia di tutte le altre risorse naturali e i servizi che essa fornisce sono determinanti per processi primari, quali la normalizzazione del ciclo del carbonio e dei nutrienti, l'adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici, il sequestro e la depurazione dalle sostanze inquinanti, la filtrazione delle acque dolci, il contrasto ai fenomeni di desertificazione e, in generale, la continuità dei molteplici servizi ecosistemici.
Nonostante questo, attualmente la biodiversità del suolo è poco studiata e conosciuta, oltre che non adeguatamente tutelata.
La "Strategia tematica per la protezione del suolo" (comunicazione della Commissione delle Comunità Europee COM (2006)231) conferma che "il degrado del suolo ha ripercussioni dirette sulla qualità delle acque e dell'aria, sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici, e può anche incidere sulla salute dei cittadini europei e mettere in pericolo la sicurezza dei prodotti destinati all'alimentazione umana e animale". Pertanto, la perdita di biodiversità del suolo è identificata come una delle minacce più gravi che affliggono i suoli europei
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Foto: Olethreutes arcuella, fotografata da G.Andreoli sul monte Baldo