Dal 1990, anno in cui è stato istituito il Parco Naturale Regionale della Lessinia, la presenza dei mammiferi è decuplicata. Negli anni '70 erano scomparsi dai Monti Lessini cervi, caprioli, camosci, marmotte ed altri mammiferi minori, a causa sopratutto della caccia indiscriminata di cui erano stati fatti oggetto. Ora si tratta di capire se davvero vogliamo ritornare a quella situazione.

 

Alcuni personaggi tipici e a dire il vero anche piuttosto autoreferenziali dei monti veronesi propongono con insistenza la riduzione dell'area del Parco Naturale della Lessinia e la reintroduzione della caccia. A questo proposito è significativa la presenza di 7 sindaci su 15 all'incontro di Bosco con l'assessore regionale Corazzari, incontro in cui sono anche emerse posizioni diverse e in alcuni casi distanti da quella espressa da Valdegamberi.

Stamattina, giusto per far capire bene chi rappresenta, l'Associazione tutela della Lessinia dichiara su L'arena che: "I cacciatori, a differenza degli "ambientalisti della domenica", sono profondi conoscitori dell'ambiente e dei suoi abitanti selvatici".

Preferiamo lasciare da parte le polemiche e vediamo come si è evoluta la presenza dei mammiferi nel Parco della Lessinia durante i 25 anni in cui l'esistenza del Parco ha limitato "il prelievo venatorio". I dati sono stati pubblicati il 16.11.2016 dall'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere in collaborazione con il personale del Parco.

Pippistrelli (Chirotteri)

Nel Piano Ambientale del 1992 De Franceschi aveva censito 11 specie di chirotteri.

L'indagine del 2007-2008 aveva censito 14 specie.

Cervo (Cervus elaphus)

Piano Ambientale del 1992: 2-3 capi avvistati negli anni 70 ai Folignani; un cadavere di femmina a Giazza nel 1978; un maschio avvistato sul Corno nel 1992.

Nel 2012 una indagine curata da De Martin, relativa a tutto il territorio della Lessinia, stima una consistenza di circa 150 capi.

Nel 2016 si stima la presenza di 100-120 capi distribuiti fra la Valdadige, Vajo dell'Anguilla, Folignani, Foresta di Giazza.

Capriolo (Capreolus capreolus)

Piano Ambientale del 1992: stimati 60 capi, di cui 30-40 nella foresta di Giazza.

Nel 2012 una indagine curata da De Martin, relativa a tutto il territorio della Lessinia, stima una consistenza di circa 1100-1200 capi.

Nel 2016 si stima la presenza di circa 400 capi, con ampia distribuzione nel Parco.

Camoscio (Rupicapra rupicapra)

Piano Ambientale del 1992: alcuni soggetti isolati.

Nel 2012 una indagine curata da De Martin, relativa a tutto il territorio della Lessinia, stima una consistenza di circa 500-600 capi.

Nel 2016 si stima la presenza di circa 300 capi, con ampia distribuzione nel Parco.

Cinghiale (Sus scrofa)

Piano Ambientale del 1992: immesso per scopi venatori e segnalato in Valdadige e Riserva di caccia "La Rocchetta".

Nel 2016 si stima la presenza di circa 200 (?) capi, con ampia distribuzione nel Parco.

Marmotta (Marmota marmota)

Piano Ambientale del 1992: reintrodotta a metà degli anni '80 nel vicentino, è presente con 40-50 capi nel settore orientale.

Nel 2003 vengono reintrodotti nuovi 163 capi e nel 2006 ancora 260 individui.

Nel 2016 si stima la presenza di circa 200 capi, con ampia distribuzione nel Parco.

Istrice (Istrix cristatus)

Piano Ambientale del 1992: assente.

Nel 1986 la prima segnalazione nella foresta di Giazza.

Dal 1997 viene segnalato regolarmente nell'area collinare veronese.

Dal 2004 segnalato anche nel territorio del Parco.

Lupo (Canis lupus)

Piano Ambientale del 1992: assente.

Nel 2012 viene accertata la presenza di 2 individui + spoglia di femmina rinvenuta a Fosse, morta per avvelenamento.

2013 prima cucciolata con 2 lupetti.

2014-2015-2016 tre cucciolate con 7+7+6 piccoli.

Dessert:  Nella Terra dei lupi d'Abruzzo, ''qua la gente li ama''

Contenuti correlati

Apocalypse Wine
Apocalypse Wine YouTube censura video sulla coltura industriale del Soave. Dopo il can can nei media, con numerose reazioni politiche, il documentario, girato da una classe di ... 4278 views redazione
Parole, parole, parole
Parole, parole, parole Nel corso della precedente campagna elettorale Tosi e la Lega, a nord (l'autostrada delle Torricelle che avrebbe scavalcato Avesa a nord del paese) come a sud (... 1631 views eleonora_stimamiglio
Pioggia e micropolveri
Pioggia e micropolveri Dopo mesi di siccità finalmente piove. Nessuno si preoccupa più di polveri sottili e di sforamenti, ma una ricerca pubblicata dalla British Columbia University ... 1854 views giorgio_chelidonio
Fucilata l'aquila del Baldo
Fucilata l'aquila del Baldo La notizia della fucilazione dell'aquila è stata data venerdì scorso da L'Adige. Sul Bugiardello neanche una riga, forse per non adombrare una categoria che è r... 3157 views redazione
Gli incubi di Richeto, assessore al bancheto
Gli incubi di Richeto, assessore al bancheto Dopo gli infiniti rinvii del traforo e del filobus, ora residenti e commercianti chiedono ad una sola voce la chiusura del traffico nel centro storico. Un brutt... 1834 views Mario Spezia
La zappa sui piedi
La zappa sui piedi Per scrivere correttamente un piano di assetto territoriale forse dobbiamo partire dalla Terra.C'è crisi! Dappertutto si dice così. La stagione turistica volge ... 1561 views attilio_romagnoli
Fiera del riso o fiera di Cosa Nostra?
Fiera del riso o fiera di Cosa Nostra? Benny Calasanzio, giornalista siciliano residente a Verona scrive questa lettera a Miozzi, che ospita Dell'Utri alla Fiera del riso.Gentile Sindaco, da gennaio ... 1725 views benny_calasanzio
3 - Valpolicella D.O.C.
3 - Valpolicella D.O.C. Non sempre una bottiglia di Valpolicella viene dalla Valpolicella. Avanti di questo passo avremo più vino che acqua.Non sempre una bottiglia di Valpolicella vie... 2807 views Mario Spezia