Non si sa in base a quali richieste ufficiali nè chi se ne occupa, ma il progetto dei sindaci va avanti.
Il Comitato No Affi-Pai ha chiesto alla Provincia copia della documentazione sull'assegnazione a un tecnico dell'incarico di redigere il famoso progetto che assembla le richieste dei sindaci sulla gestione della viabilità dell'area dell'alto lago di Garda.Tale richiesta nasce dal fatto che non esiste documento ufficiale che riassuma le richieste presentate dai sindaci. Il Comitato pertanto, per poter essere informato e informare su come stanno procedendo gli eventi, ha inoltrato richiesta ai sindaci per avere informazioni in merito direttamente da loro.
Ricordiamo che la defunta Affi Pai nasceva dalla presunta necessità di risolvere i problemi del traffico nella tratta Affi Pai e nelle zone che con essa si trovano ad interagire. Le amministrazioni locali, dopo aver ringraziato tutte le forze politiche che hanno concorso a far stralciare l'opera, cosi come il Comitato No Affi-Pai, e dopo aver condiviso con questi proposte e critiche, ora sembrano scomparse. Finora non hanno risposto alle richieste più che legittime di chi vuol continuare a collaborare, informare, proporre.
Prima di andare in Regione il piano del tecnico sarà discusso e valutato dalla Provincia e dagli enti accreditati, compreso il Comitato No Affi-Pai che è portatore di pubblici interessi? Pare difficile che tutto ciò possa essere onorato entro il 31 marzo, come dice l'assessore Sebastiano Luca, a meno che, invece di proporre un piano organico, si faccia un domino di interventi di nessuna utilità perché superati ancor prima di essere realizzati.
Che senso ha fare un progetto in fretta e furia per rispettare quella scadenza che è ormai priva di significato, se non per inglobare il progetto nelle opere finanziabili dalla Regione?
Vien da pensare a un accordo tra Provincia e Regione per far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta. Il tecnico è stato incaricato solamente di 'segnare le strade' o di realizzare un sistema integrato? E' in grado di coordinare la viabilità lacustre, dell'entroterra, le esigenze di chi abita, di chi è turista, e soprattutto del rispetto della salvaguardia dell'ambiente che resta?
Il problema 'lago' non andrebbe affrontato da un gruppo di persone esperte (architetti, paesaggisti, geologi, agronomi, sociologi ecc)? Come può un solo incontro tra i sindaci in Provincia aver già definito, chiarito e delineato la soluzione viabilistica?
Ai cittadini farebbe piacere confrontarsi ancora con le Amministrazioni, le associazioni, le forze politiche per far nascere veramente il migliore dei progetti possibile.