Ogni stagione ha i suoi profumi. Quelli dell' estate sono forti, intensi, inebrianti. Per chi li sa trovare.
I profumi dell' estateSiamo talmente abituati a respirare un' aria fortemente inquinata che non ci accorgiamo più di quanto sia puzzolente, fastidiosa e polverosa.
Ormai ci siamo abituati e consideriamo questa condizione necessaria ed inevitabile.
Consideriamo normale che i nostri quartieri e le nostre strade siano pieni di polveri micidiali e di rumore, nessuno pensa più che si possa vivere diversamente.
E così finiamo per non usare più uno dei nostri sensi, l' olfatto. D' altra parte, date le condizioni, forse è meglio così. Di questo passo magari l' olfatto finirà per atrofizzarsi e al suo posto verremo forniti di un lettore per le etichette, comodo al supermercato.
A dispetto di tutto questo l' estate è piena di profumi. Profumi forti, intensi, diversi da quelli delle altre stagioni. Pensiamo al profumo di certi gigli o di certi garofani coltivati nei giardini, oppure all' odore di fieno appena tagliato, o al profumo degli aromi che maturano proprio in questa stagione: il Basilico, il Rosmarino, la Salvia, ma anche il Timo, l' Origano, le diverse varietà di Menta, la Santoreggia, la Melissa, che crescono spontanei sulle nostre colline e sui nostri monti.
Ma il profumo più intenso lo regalano alcune piccole orchidee.
Innanzitutto la negritella. Possiamo trovare prati pieni di nigritelle sul Baldo, in Lessinia e sul Carega. Sia la Nigritella nigra che la Nigritella rubra appartengono alla famiglia delle Orchidaceae. Il loro nome si riferisce chiaramente alle forti tonalità dei fiori, il profumo è un misto indicibile di cacao, vaniglia, garofano e chissà che altro. Mi dicono che in montagna ci sia l' usanza di regalare la negritella per dichiarare il proprio amore. Ma ci sono anche altre piccole orchidee profumatissime in questo periodo.
La Gymnadenia odoratissima, con una bella spiga dal colore chiaro e dal profumo inconfondibile. E anche una piccola orchidea bianca che quasi non si nota, dal profumo insieme delicato e intenso.
Anche i vari garofanini danno il loro bravo contributo. Ce ne sono di diversi colori e con diverse frangiature dei petali, ad ogni quota. Ci sono infatti molte varietà di Dianthus, che vuol dire fiore di Giove (Diòs = Giove, anthos = fiore), bianchi, rosa, rossi, lillà, con petali che sembrano merletti, tutti profumatissimi ed elegantissimi. Da sempre il garofano è associato all' amore. Diana si sarebbe innamorata di un pastore, ma essendo votata alla verginità, gli strappò gli occhi perché non guardasse altre donne e li gettò sul terreno dove spuntarono due garofani bianchi.
Ma ad annusare bene si fanno ogni giorno nuove scoperte. Perfino il Giglio martagone ha un suo profumo, un profumo selvatico ed inebriante. Nel Rinascimento il giglio veniva paragonato alla bellezza femminile: " per l' acutezza del profumo muove i sensi e desta gli spiriti, così medesimamente la bellezza muove e desta gli animi ad amare e desiderare la cosa che si conosce degna di considerazione e prezzo".