L'associazione ..ergo.. propone il restauro e il recupero funzionale di una fontana di percolazione, all'insegna di un pragmatico eco-attivismo.
Quando anni fa iniziammo a ricostruire muri a secco per un loro ritorno ad antica e naturale funzione, mai ci saremmo aspettati di completare in maniera così chiara e paradigmatica il percorso che ipotizzavamo. Fortunatamente invece, questo sembra verificarsi nel caso della fontana di Caranzano.Facendo un metaforico passo indietro e per illustrare il motivo che ci ha portato all'attuale stato, devo prima dire che cosa è la nostra associazione e cosa fa. ..ergo.. pone al primo punto del suo statuto la collaborazione con la natura. In primis con l'acqua.
Abbiamo individuato pertanto, nel recupero funzionale dei muri a secco (marogne) un equilibrato mezzo per il controllo idrogeologico del territorio collinare, recupero che porterebbe ovvi benefici anche alla pianura, calmierando gli eccessi e le secche dei torrenti.
Il percorso ideale e statutario noi lo individuammo fin da principio in questo modo: 1:Mappatura dei luoghi; 2: intervento ricostruttivo; 3: l' affidamento dei terreni recuperati per un avvio ad uso agricolo.
La contropartita è variabile: in un caso si tratta di prodotti agricoli, in un altro l'uso gratuito di suolo pubblico, in altri nulla. L'importante è comunque intervenire per ripristinare quell'assetto che a noi (e a molti) pare indispensabile a un sobrio rapporto con l'habitat.
Venendo al presente, quel percorso che avevamo auspicato si è realizzato nell'esperienza di S. Giorgio di Valpolicella. Qui negli scorsi anni l'associazione, nella figura dell'architetto Riccardo Stevanoni, ha ripristinato numerosi muri a secco in località Boar.
Questo recupero ha portato all'affidamento di circa 12 ettari, i quali sono entrati in produzione e hanno prodotto numerose varietà di ortaggi e cereali, affiancate ora anche da prodotti officinali.
Per un normale sviluppo di prodotti agricoli è basilare un corretto apporto di acqua, e noi il prelievo idrico lo abbiamo individuato in una zona soprastante dove esiste una meravigliosa struttura fontanifera.
Purtroppo la fontana risente di un secolare abbandono manifestatosi con il crollo delle lastre della cisterna e di una frana (piccola) che ostruisce parte della parete di percolazione.
A un primo esame però sembra essere possibile ripristinare una discreta portata d'acqua. Chiediamo quindi un aiuto a coloro che fossero interessati a partecipare all'intervento, affiancandoci in questo recupero, per estendere poi ad altre località l'esperienza del ripristino di corsi d'acqua scomparenti.
Tutti dovrebbero essere interessati, visto che si tratta di occuparsi di un elemento basilare e indispensabile come l'acqua. Per informazioni scrivete all'Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.