Legambiente e Greenpeace stilano classifiche di ecologicità dei prodotti e dei processi. Ma rischiano di fomentare gli ecofighetti al consumismo.

Vai su categoria ecofighetti.

Dalle scorse settimane, su tutti i media di informazione campeggia la classifica di Legambiente, chiamata "EcoTopTen", in cui trovano posto i modelli di auto, tv e lavatrici più ecologici. È considerata uno strumento di informazione per il consumatore, ma anche uno stimolo all'industria perché non si trascuri l'innovazione tecnologica.

Oltre 850 modelli di auto scrutinati, con le ibride a farla da padrone; ma sono presenti anche le auto diesel, come la Smart fortwo e VW Polo. Non mancano eco-televisori, anche giganti,  lavatrici ed eco-condizionatori (forse l'ossimoro più evidente della storia dell'ecofighettismo).

Sapendo che l'impatto energetico delle macchine che compriamo non riguarda solo la vita utile, ma anche i cicli di produzione e smaltimento, c'è da chiedersi che senso abbia stilare e pubblicare questo tipo di classifiche, che riguardano solo le prestazioni dei prodotti testati.

Con gli stessi intenti, ma con un occhio ambientalista di più alto livello, Greenpeace pubblica ogni sei mesi la "Guida all'elettronica verde", una sorta di esame effettuato presso alcuni produttori di hardware per informatica e telefonia mobile. Qui gli aspetti della produzione e dello smaltimento sono giustamente presi in considerazione.

Secondo Greenpeace, infatti, "lo smaltimento dei rifiuti elettronici e l'impiego di sostanze chimiche pericolose nella produzione di prodotti tecnologici come personal computer e cellulari rappresentano una vera e propria emergenza ambientale".

La classifica tiene così in considerazione l'uso di sostanze tossiche, il trattamento e riciclaggio dei rifiuti energetici, l'energia utilizzata per la produzione e l'uso dei prodotti. Nell'ultima edizione Nokia è in pole position, seguita da Sony ed Ericsson, Toshiba, Apple.

Ma anche la più sofisticata classifica di Greenpeace non manca di suscitare perplessità. Innanzi tutto i giudizi sono stilati in base all'autocertificazione delle aziende, e quindi possono premiare tendenzialmente i bugiardi e gli ottimisti. In secondo luogo, l'aspetto del processo produttivo è solo una parte dell'impatto ecologico dei prodotti elettronici. La vita utile dei prodotti potrebbe variare in modo decisivo la loro valutazione ambientale.

Le classifiche di Greenpeace e di Legambiente potrebbero incentivare gli ecofighetti alla sostituzione di apparecchi ancora funzionanti, con prodotti di impatto magari più basso, ma non nullo.

Siamo d'accordo sul fatto che, se proprio dobbiamo acquistare un oggetto, è meglio che questo sia il più ecologico possibile. Ma prestigiose associazioni ambientaliste dovrebbero usare maggiore cautela: mettere un bollino verde su un prodotto ecofighetto non sembra essere un vantaggio per il pianeta.

Auto, elettrodomestici, PC, cellulari e apparati elettronici sono prodotti ad alta intensità energetica; la loro produzione richiede un dispendio notevole di risorse, a causa della tecnologia che inglobano e del numero elevato di componenti, ciascuno dei quali si porta dietro la propria storia di inquinamento richiesto per la propria produzione.

A questo problema energetico si aggiunge quello della spazzatura: secondo l'ONU, ogni anno in tutto il mondo si generano 50 milioni di tonnellate di rifiuti informatici. "Solo nel porto nigeriano di Lagos, ogni mese arrivano 100.000 computer," sostiene Achim Steiner, sottosegretario generale e direttore del Programma Ambiente dell'ONU, "gran parte di questi sono del tutto inutilizzabili. In altre parole, stiamo utilizzando l'Africa come discarica".

Con queste campagne si rischia di premiare aziende che hanno strategie di marketing orientate alla sostituzione di macchine ancora funzionanti. Il telefonino più verde del mercato è il nostro vecchio telefonino, visto l'assurdo carico inquinante che la produzione di macchine nuove si porta dietro. E questo vale per qualunque prodotto tecnologico.

Contenuti correlati

SIC e ZPS: a che punto siamo?
SIC e ZPS: a che punto siamo? Il WWF Italia promuove il Convegno "Il monitoraggio della biodiversità nella Rete Natura 2000" per favorire un confronto tra enti gestori di Siti d'Importanza C... 2292 views Mario Spezia
Technital, la Biodiversità e la vecia Scoresona
Technital, la Biodiversità e la vecia Scoresona Soto el ponte de Verona, ghe na vecia scoresona, la scoresa tuto el dì, a bi ci di, ti si fora proprio ti!  Dal "Progetto preliminare di Technital, Re... 3476 views dallo
L'armata Brancaleone
L'armata Brancaleone La corrispondenza fra le vicissitudini dell'attuale Governo della Nazione e le sfortunate peripezie dell'armata Brancaleone alla conquista del feudo di Aurocast... 5220 views dartagnan
La Scienza al centro dell'educazione
La Scienza al centro dell'educazione Un seminario, nel bicentenario della nascita di Charles Darwin, indaga il rapporto tra scienza ed educazione, mirando a offrire una più chiara e consapevole vis... 2764 views alice_castellani
L' esempio di Milano
L' esempio di Milano Iniziativa popolare referendaria per la qualità dell'ambiente e la mobilità sostenibile a Milano. L'appello di Giulia Maria Crespi, presidente onorario del FAI.... 2303 views giulia_maria_crespi
L'irresistibile scempio del Nassar
L'irresistibile scempio del Nassar Un residuo del vecchio PRG consegna al partito del cemento una zona di esondazione, a pochi metri dall'Adige. È la fine del rapporto tra la nostra terra e le ri... 2377 views giorgio_massignan
La storia incredibile del ponte tibetano e dei suoi sentieri
La storia incredibile del ponte tibetano e dei suoi sentieri In Valpolicella, nonostante i morti, si insiste con le soluzioni "fai da te". Ma anche a Lazise e a Malcesine non si scherza.Oltre alla buona volontà e al coinv... 5944 views Mario Spezia
I pesticidi nelle acque superficiali e profonde
I pesticidi nelle acque superficiali e profonde Sintesi del rapporto nazionale ISPRA 2013 sui pesticidi rinvenuti nelle acque. I dati presentano una situazione allarmante sia per le acque superficiali che per... 3106 views Mario Spezia