Assistiamo sempre più spesso a scenette pietose in cui i nostri amministratori tentano di difendere con mezzucci delle decisioni indifendibili.
Il giorno 19 dicembre durante la convocazione della settima commissione del Comune di Verona, l'assessore alle partecipate e il direttore di Agsm spa, alla richiesta di rendere conto sul progetto dell'inceneritore di Verona, argomentavano invocando riservatezza sui dati tecnici e funzionali e sulla proprietà intellettuale del progetto. Questa riservatezza impedirebbe di poter rendicontare alla commissione e ai consiglieri se non a porte chiuse.Una bella contraddizione se si pensa che il progetto dell'impianto in oggetto è pubblicato sul sito della Regione Veneto, per il quale sono state firmate delle liberatorie dallo stesso direttore di Agsm spa, come risulta dalla domanda di ‘scoping'.
Risulta quindi che per il comune di Verona tutto deve rimanere segreto, mentre la regione Veneto è già in possesso di tutto il progetto e annessi e lo ha reso pubblico sul proprio sito.
Questo fatto la dice lunga sulla trasparenza degli atti e sulla volontà di partecipazione voluta dal Comune e Agsm.
Sulla base di queste considerazioni, sarebbe auspicabile che almeno i componenti della settima commissione del comune di Verona riflettessero su quanto viene detto loro e visti i fatti e la funzione stessa della commissione avviassero consultazioni con professionalità indipendenti, utili a capire sia l'iter amministrativo che l'impatto economico e ambientale che questo impianto eserciterà su Verona e provincia per i prossimi 25 anni diventando così interlocutori attenti e preparati nei confronti del comune e di Agsm spa.
Ecco i link:
www.regione.veneto.it ...
www.regione.veneto.it ...
www.saluteverona.it
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