Sabato prossimo, 23 marzo, il centro cittadino sarà invaso dalla "PrimaVera PoEtica", con tanti angoli che si trasformeranno in piccoli palcoscenici per la lettura di poesie da tutto il mondo e in tutte le lingue, dialettali comprese. E chiunque potrà far vivere il poeta che ha dentro di sé, leggendo versi a proprio piacimento o testi presi in prestito dagli organizzatori.
Voci soffocate, giovani poeti, poesia km zero, versi dialettali. Sarà la versione "on the road" della poesia. Versi palpitanti e vibranti, che usciranno dal chiuso delle biblioteche per planare nelle piazze e nelle vie di Verona. Tra la gente e con la gente.L'evento scocca all'indomani della dodicesima Giornata mondiale della poesia, che venerdì vivrà un primo momento di celebrazione al teatro Filarmonico. Fuori da ogni ufficialità e assolutamente anticonvenzionale sarà invece l'evento promosso dal gruppo Poetria, che si snoderà nel pomeriggio di sabato tra piazza Erbe e le vie limitrofe, con un finale ad alta spettacolarità alle 19.
La partenza è fissata per le 16.30, al Cortile Mercato Vecchio, con un momento dedicato ai poeti soffocati: autori di tutto il mondo che hanno pagato la loro libertà creativa con la prigione, l'esilio o la morte. Quindi otto gruppi, guidati dall'Ape Poetrica, raggiungeranno le postazioni previste tra piazza Erbe, via Mazzini e via Cappello, leggendo poesie e distribuendo testi ai passanti, che potranno improvvisarsi lettori. Tre i gruppi sul toloneo: uno sarà dedicato ai "Versi de noantri" con poesie dialettali di ogni regione italiana, un altro alle poesie "KmZero" che scandiscono la quotidianità e un terzo che renderà omaggio a Wislawa Szymborska, la grande poetessa polacca scomparsa un anno fa. In via Mazzini, all'incrocio con via Cappello, stazionerà il gruppo "Supergiovani" per gli anagraficamente giovani e per chi, a dispetto dell'età, continua a sentirsi giovane di spirito. Nello slargo antistante Zara si scandiranno i versi del Mediterraneo, con un omaggio a Kavakis nel 150° della nascita. Tra via Cappello e via Stella il gruppo "Grande madre Russia" con le poesie del Novecento russe, mentre davanti alla biblioteca un altro ensemble leggerà poesie di ogni parte del mondo, in lingua originale o in traduzione italiana. In corso Porta Borsari, infine, "Linea di confine" andrà a scoprire tutto ciò che è borderline: poeti che si sono confrontati con la pazzia, versi diversi e testi eccentrici.
Un altro momento di poesia vivrà fuori dal centro, in piazza Isolo, dove una delegazione di Poetria andrà a incontrare i partecipanti di "ImmaginArte diversamente", evento organizzato dalle associazioni di "Nella mia città nessuno è straniero". Alle 19 tutti in piazza Erbe, per il grande finale con flash mob, gruppi in libertà, musiche e un grande coro onomatopeico con i partecipanti, diretti dal maestro Tommaso Tommo Castiglioni, nella lettura di "Lasciatemi divertire" di Aldo Palazzeschi. Conclusione della giornata a San Rocco di Quinzano, con buffet libanese e musica.
"PrimaVera PoEtica" giunge alla sua seconda edizione, dopo l'esordio dell'anno scorso che coinvolse centinaia di veronesi. Spiega il giornalista Giancarlo Beltrame, tra i componenti di Poetria: "Verona è una città che ha un estremo bisogno di poesia. I marmi che ricoprono marciapiedi e piazze sembrano aver pietrificato anche i cuori. La PrimaVera PoEtica vuole essere un piccolo, ma significativo gesto liberatorio. Una rigenerazione per l'anima, in questo tempo di crisi e di difficoltà".