Giovedì sera a Sant'Anna d'Alfaedo c'era Luigi Boitani, professore di biologia della conservazione alla Sapienza e massimo esperto di lupi in Italia, a Bosco c'erano Michele Corti e Mario Giuliano, due personaggi che cercheremo di conoscere meglio.
L'avv. Mario Giuliano è l'ispiratore dell'ordinanza "sparalupi" di Tosi ed è noto per aver spedito questa lettera al quotidiano L'Arena nel gennaio scorso:
Egregio direttore,
Pigozzi (presidente della Comunità montana e del Parco Naturale della Lessinia) ha dichiarato sull'Arena di ieri: "Una cosa deve essere chiara, il lupo è specie protetta da leggi nazionali e comunitarie e per chi attenta alla sua vita è prevista la galera." Si tratta di sottile disinformazione, infatti la pena prevista è quella dell'arresto da due a otto mesi o l'ammenda da lire 1.500.000 a lire 4.000.000. Quindi si tratta di contravvenzione, tipo di reato per il quale tra l'altro molto raramente si va in galera, e che comunque in questo caso è oblabile, ex art. 162bis codice penale, pagando un'ammenda di circa 1000 Euro. E comunque, anche se l'oblazione non venisse concessa (è discrezionale), difficilmente verrebbe irrogata una pena detentiva. E anche nell'estrema ipotesi che lo fosse, una pena di quel genere si sconta ai domiciliari.
Ma vi è una forma di disinformazione ancora più sottile, implicita in questo genere di affermazioni, e cioè che la tutela delle specie protette non consenta la legittima difesa, il che è ovviamente una fesseria, dal momento che, se per difendermi posso uccidere un uomo, non si vede per quale motivo non possa difendermi da un animale. A spazzare via ogni residuo dubbio è poi intervenuta anche la Cassazione, sez. III, 23/04/2009, n. 25526, di cui riporto di seguito la massima.
"Il requisito dell'offesa ingiusta previsto dall'art. 52 c.p. per l'applicazione dell'esimente si considera integrato non solo da un'azione umana responsabile, ma anche da un danno arrecato da un animale (nella specie, la Corte ha annullato senza rinvio un verdetto che aveva condannato un uomo per l'uccisione di una volpe. Per i giudici di legittimità il fatto non costituiva reato perché l'imputato era stato costretto a sparare per difendere i suoi beni ed i suoi familiari)"
Tra l'altro la novella della legittima difesa consente la difesa armata anche per la difesa dei propri beni, oltre che per difendere la propria o altrui incolumità, all'interno del domicilio, nel quale pacificamente rientrano anche le pertinenze. E l'alpeggio, ove sia privato e recintato, è indubbiamente una pertinenza della malga.
www.qualeformaggio.it ...
Michele Corti ha un passato importante nella Lega:
Nel 1990 La Lega Lombarda partecipa alle elezioni regionali in Lombardia del 6 maggio con in aggiunta alla propria denominazione la dicitura Lega Nord e si afferma come secondo partito, raccogliendo in regione il 18,94% dei consensi dietro la Democrazia Cristiana di un soffio, davanti al Partito Comunista Italiano, eleggendo 15 Consiglieri su 80. Risultano eletti Franco Castellazzi a Pavia, Pietro Reina e Francesco Speroni a Varese, Corrado Tomassini, Tiziana Rogora, Michele Corti ed altri.
Nel 1994 dopo il successo di Milano la Lega Lombarda ottiene un'altra importante vittoria. Dopo la caduta delle giunte di Giuseppe Giovenzana (DC) e Fiorella Ghilardotti (PCI) sotto i colpi dell'inchiesta di Mani pulite l'incarico di formare la nuova Giunta fu conferito al leghista Paolo Arrigoni che diventa così nuovo Presidente della Regione Lombardia. In Giunta entra anche Michele Corti all'Agricoltura.
Contemporaneamente alla carriera politica decolla anche la carriera accademica:
www.unimi.it ...
Successivamente ha avuto varie vicissitudini, con ripetuti allontanamenti e riavvicinamenti alla Lega.
E' riuscito ad infiltrarsi tra i meandri del movimento ecologista, dove mescola il suo retroterra culturale di leghista organico con i temi caratteristici delle battaglie contro gli Ogm, i pesticidi, la proliferazione delle biomasse, mantenendo sempre un impronta nettamente ideologica.
www.ruralpini.it ...
Sul tema dei grandi predatori, orsi e lupi, da anni conduce una furiosa campagna di disinformazione. Consultando il sito Ruralpini si trovano innumerevoli articoli che istigano alla soppressione del lupo e dell'orso...
"Il lupo ammazza il vitello, quindi bisogna ammazzare il lupo".
E' un po' poco.
Molto più interessanti gli studi e le osservazioni del prof. Boitani.