Il carnevale 2014 ci porterà una nuova maschera: la Giulieta da la tetta slisa. Ma sarà anche l'occasione per scegliere la modella per la nuova statua in bronzo da collocare sotto il balcone agognato. La giuria sarà presieduta dal sindaco . . .
La giuria avrebbe dovuto essere presieduta dal sindaco Tosi, che, con grande sorpresa di tutto il consiglio comunale, ha delegato il vicesindaco. Le malelingue si sono immediatamente scatenate e le congetture sui gusti sessuali del primo cittadino hanno fatto impallidire i racconti sulle pratiche in uso a Sodoma e Gomorra.Solo il vescovo Zenti ha avuto parole di comprensione per il condottiero padano ed ha inveito ferocemente contro la decisione del consiglio comunale di scegliere la modella per la nuova statua facendo sfilare le più belle ragazze di Verona a seno scoperto sulla scalinata di Palazzo Barbieri.
Il sindaco, consigliato dal fido Bolis, aveva tentato di imporre una candidata unica, ma appena saputo il nome della prescelta, l'intero consiglio comunale, dall'estrema destra all'estrema sinistra, si è coalizzato dando corpo ad una feroce ed invincibile opposizione. Tosi, che sperava in questa maniera di trovare una collocazione onorevole alla presidente dimissionaria dell'ICISS, dopo aver lottato disperatamente per un'intera nottata (il riferimento al conte è in questo caso d'obbligo), con le prime luci dell'alba è stato costretto a ritirare la propria proposta.
Il Venardi Gnocolar del 2014 ci sta portando una sorpresa dopo l'altra: al tradizionale programma storico del comitato diretto dal commendator D'Agostino si contrappone il programma alternativo di Giorgio Tauber, che dopo aver contribuito a cementificare gran parte del basso lago trasformandolo nel paese dei balocchi tecnologici (di collodiana memoria), ora propone alla commissione cultura del Comune di dilatare il Carnevale su tutto l'arco dell'anno, come se non bastasse ai veronesi lo spettacolo, con tanto di carabinieri, offerto quotidianamente dai loro amministratori.
Nella partita interviene a sorpresa anche Milo Manara, il quale, insofferente da sempre verso smancerie tipo "Ama Verona" e rievocazioni varie, punta decisamente sull'erotico e sta preparando in gran segreto un carro stratosferico dedicato a "Giulieta da la tetta slisa", la gnocca per antonomasia della città scaligera.
Il Prefetto non ci dorme di notte, il Questore ha sguinzagliato tutta la Digos in giro per le corti della Valpolicella, i curati stanno passando le case ad una ad una con la scusa della benedizione contro la crisi, ma fino ad ora nessuno è riuscito a scoprire il "portego" in cui Manara e i suoi aiutanti stanno allestendo il mitico carro. Evidentemente è ancora vivo nei meno giovani il ricordo dello scandalo suscitato nella Verona bene degli anni '80 dai carri di Verona Infedele.
Diventa ogni giorno più alto il rischio che la combinata del carro della Gnocca con l'elezione della modella per la statua di Giulietta mandi a carte quarantotto gli altri programmi del carnevale e concentri l'attenzione di tutti i veronesi in Piazza Bra per una enorme festa liberatoria che si teme possa scappare di mano alle forze dell'ordine.
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Pel bosco errò tutta la notte il conte;
e allo spuntar de la diurna fiamma
lo tornò il suo destin sopra la fonte
dove Medoro isculse l'epigramma.
Ludovico Ariosto, L'Orlando Furioso
foto: disegno di Milo Manara