A lasciare interdetti è la soluzione ipotizzata per la messa in sicurezza di questa prima parte dell'opera, soluzione che prevede lo scavo di un budello di 2.30 m per 3.00 m lungo ben 4.3 km, attraverso il quale dovrebbero recuperare l'uscita a piedi coloro che si trovassero imbottigliati nel tunnel in una situazione di emergenza.

Le preoccupazioni crescono difronte all'ultimo disegno consegnato a Palazzo Barbieri da Technital e riguardante la nuova versione del traforo, che prevede la realizzazione dell'opera in fasi successive. Ad essere portato a termine nella prima fase sarebbe un tunnel a canna singola con doppia corsia di marcia, cui, secondo le promesse ventilate dalla ditta appaltatrice, dovrebbero seguire ulteriori fasi, da concretizzarsi a distanza di anni l'una dall'altra, fino al completamento del progetto così come originariamente concepito.

La sola vista del disegno presentato da Technital (vedi disegno dettagliato in fondo all'articolo), che mostra la sagoma di un uomo che percorre lo stretto canale, basta da sola a provocare la claustrofobia. Se a questo si aggiunge la prevedibile atmosfera che ci verrebbe a creare in un momento di crisi come quello ipotizzato – facilmente mutuabile da un qualsiasi film catastrofista – e lo si anima di una folla terrorizzata o quanto meno ansiosa di uscire all'aperto,  si può facilmente immaginare il caos che si verrebbe a creare sotto il sottile strato di asfalto e di cemento (25 cm in tutto), ben presto arroventati in caso di incendio. Insomma, molto facilmente un sistema di "sicurezza" sifatto farebbe fare a tutti la fine dei topi.

Come abbiamo visto nei giorni scorsi, la messa in atto di un'azione di costruzione a stralci pone dubbi di opportunità economica. Secondo quanto espresso dai documenti relativi alla variazione delle procedure di realizzazione - bozza di convenzione, articolo 18, comma 7 - la ditta appaltatrice Technital scrive: "La realizzazione delle opere comprese nella Fase 2, prevista all'art 3 bis, non deve costituire motivo di destabilizzazione del Piano Economico Finanziario, mantenendo il TIR del progetto ad un valore non inferiore rispetto a quello riportato del PEF allegato". Ergo, per garantire la realizzazione della fase 2 occorre che siano garantite all'impresa anche i "guadagni" fino ad ora ipotizzati.

In parole edibili a tutti si sancisce che la ditta in oggetto non dovrà in nessun modo perderci in quest'operazione e procederà, dunque, alla fase successiva solo a fronte del previsto guadagno.

Altrimenti nisba.

E tale guadagno, come ovvio, dovrà calcolarsi al netto delle entrate legate al flusso del traffico (attualmente in fortissimo calo rispetto alle previsioni e che non si prevedono in ripresa nel prossimo futuro, anzi), dei probabili aumenti relativi ai costi del lavoro, dei materiali, delle imposte e dei probabili imprevisti. Insomma un sacco di "se" e di "forse", se ne stanno bel belli sospesi sopra l'inaugurazione del secondo stralcio dell'opera. Nessun "se" e nessun "forse" è invece previsto relativamente a tutto quel che spetta alla ditta, compreso carico di entrate già stabilite, rendimento complessivo del progetto, e riconoscimento da parte del Comune di cessione di autorizzazioni a costruire intorno all'area coinvolta le già predisposte opere di compensazione. In soldoni, tutta la volumetria in ristoranti, centri commerciali, strutture accessorie, e quant'altro, concessa per l'opera intera resterà invariata anche nel caso in cui ci si bloccasse alla prima fase. Insomma un affarone per i veronesi che avrebbero pagato il prezzo intero (in termini soprattutto di consumo del territorio) per avere in cambio un'opera monca.

Last but not least, un altro punto mette in discussione l'opportunità delle modalità adottate per poter progredire lungo lo sdrucciolevole sentiero che porta (???) al traforo. Modalità che appaiono a dir poco superficiali considerata la caparbia volontà di Corsi di non voler attendere l'esito delle procedure avviate dalla procura antimafia per il rilascio del relativo certificato alle aziende implicate nel progetto. Pur se tra queste vi è contemplata anche la molto discussa So.Ve.Co.

Insomma, se è vero come affermato in questi giorni da Corsi, che la prospettiva di veder realizzato il Passante non è in discussione, di sicuro si assottigliano le possibilità di veder risolti alcuni grossi nodi che lo riguardano e di poter dormire notti tranquille in riferimento ad aspetti che appaiono via via sempre più inquietanti.

traforo3

Contenuti correlati

Il conto dei parchi
Il conto dei parchi Chissà perchè Il Comune di Verona non applica ad APTV, AMT e ATV la stessa logica utilizzata dalla Regione Veneto per accorpare i Parchi?Dal corriere del Veneto... 2464 views Mario Spezia
Basta buchi!
Basta buchi! Il consiglio direttivo provinciale della sezione veronese di Italia Nostra, analizzati alcuni documenti relativi al passante nord (traforo delle Torricelle), pr... 1971 views giorgio_massignan
Gli effetti indesiderati dei pesticidi sulle api
Gli effetti indesiderati dei pesticidi sulle api Lo studio, curato dai professori Stefano Maini, Claudio Porrini, Maria Teresa Renzi, del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'università di Bologna, propone una... 2345 views Mario Spezia
In cucina con le erbe di montagna
In cucina con le erbe di montagna 21 AGOSTO 2011 - Giornata di sperimentazione dedicata alla conoscenza, alla raccolta e alla trasformazione delle erbe spontanee del territorio baldense. &n... 2613 views redazione
Lettera a Corsi sulle ciclabili
Lettera a Corsi sulle ciclabili Lettera aperta all'assessore alla mobilità. Con video.Buongiorno Assessore. Le scrivo in merito alle sue dichiarazioni riportate sul giornale "l'Arena" del 29 A... 2175 views paolo_valdo
Concerto di Sorasengi 2014
Concerto di Sorasengi 2014 Il nono concerto di Sorasengi è rinviato, causa maltempo, a domenica 10 agosto, sempre alle ore 12.00. L'Associazione culturale Sorasengi organizza il tradizion... 2085 views ass_culturale_sorasengi
Inaugurazione sentiero Girardi
Inaugurazione sentiero Girardi Domenica 7 gennaio 2018 appuntamento alle ore 10.00 nella piazza di Quinzano, presenti le autorità e la banda San Massimo.Verrà inaugurato il nuovo sentiero che... 3282 views Mario Spezia
La cultura del buco
La cultura del buco La Giunta Tosi insedia la Commissione tecnica che dovrà valutare i progetti presentati per il traforo delle Torricelle."Nella rosa di componenti la commissione ... 2255 views fulvio_paganardi